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Lunedì 06 FEBBRAIO 2012
Anche i pediatri della Fimp annunciano sciopero per il 24 febbraio 

 
Dopo la conferma delle quattro giornate di sciopero indette dai medici di medicina generale della Fimmg anche i pediatri della Fimp, nel corso dell’ultimo Consiglio nazionale hanno deliberato, la chiusura degli ambulatori dei pediatri di famiglia per il giorno 24 febbraio prossimo contro le misure della prima finanziaria Monti sull’Enpam. Il Consiglio Nazionale della Fimp, riunito in data 4 febbraio a Roma, ha deliberato la chiusura degli ambulatori dei pediatri di famiglia per il giorno 24 febbraio prossimo, “in difesa della propria pensione ed in difesa, soprattutto, delle pensioni dei colleghi più giovani”.
“Pur giudicando importante quanto discusso nel corso dell'incontro tra il Ministro Fornero e la delegazione Enpam – si legge in una nota - la Fimp continua a guardare con enorme preoccupazione alla possibilità della sottrazione della autonomia gestionale sinora operata da medici per i medici”.
“I medici – prosegue il comunicato - si sono costruiti in maniera autonoma, con i propri risparmi e senza mai utilizzare alcun beneficio fiscale da parte dello Stato, il diritto al godimento di una equa pensione. Oggi lo Stato intende sottrarre i risparmi previdenziali che negli anni sono stati messi da parte. Quello Stato che non ha saputo gestire i propri enti previdenziali vuole oggi dare insegnamenti alle casse privatizzate”.
Per i pediatri della Fimp si è di fronte ad “un momento importante per le categorie mediche, un momento in cui è richiesto l'apporto di tutti i colleghi, nessuno escluso, per dare forza alle nostre giuste rivendicazioni. I principali sindacati del convenzionamento hanno concordato una serie di iniziative protratte nel tempo e con modalità esecutive a scacchiera, allo scopo di mantenere viva, nella considerazione dei media e del Governo, la voce della protesta dei medici”.
La Fimp, in ogni caso segnala come rimarrà “aperto, nel contempo, qualsiasi canale comunicativo con le Istituzioni e la Politica, nella certezza della forza delle proprie ragioni”.
Sindacati della medicina convenzionata fanno fronte comune. “Nelle prossime ore Fimp, Fimmg e Sumai indirizzeranno una lettera, già concordata, a tutti i parlamentari italiani, per sensibilizzarli alla questione”.
In ogni caso “la Dirigenza Nazionale della Fimp non è entusiasta di dovervi chiedere una serrata, ben conscia di chiedere un sacrificio ai propri iscritti ed ai loro pazienti; ma la categoria non può supinamente accettare le mani dello Stato nelle proprie tasche, nel momento in cui il blocco dei rinnovi contrattuali e l'incremento delle spese di gestione degli ambulatori stanno già duramente incidendo sulla vita di tutti noi”.

“Nei prossimi giorni – conclude la  nota Fimp - seguiremo l'evoluzione degli incontri e delle trattative in corso al fine di valutare gli sviluppi di un possibile favorevole riscontro delle nostre richieste e vi forniremo tempestiva informazione”. 
 

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