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Mercoledì 01 LUGLIO 2020
Foad Aodi (Amsi e Co-mai): “Un atto importante a favore dell’integrazione, la prevenzione e la sicurezza dei bambini”
“Un atto importante a favore dell’integrazione, la prevenzione e la sicurezza dei bambini”. Cosi l'associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e la Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai) e l'Unione Medica Euro Mediterranea (UMEM) ringraziano La Regione Marche per la delibera che introduce la prestazione nell’ambito del Ssn.
“Siamo molto riconoscenti per la Regione Marche per questo atto coraggioso che va a favore dell'integrazione della tutela della salute e nel sostenere le famiglie senza distinzioni”, dichiara Foad Aodi presidente Amsi e UMEM e membro del registro esperti Fnomceo. “Le richieste delle circoncisioni preventive - spiega - sono in aumento ogni settimana ci contattano più di 10 famiglie che chiedono dove eseguire la circoncisione in sicurezza e senza pagare prezzi altissimi in privato, purtroppo non tutte le regioni hanno inserito la Circoncisione Preventiva nel Servizio Sanitario nonostante i nostri numerosi appelli e incontri. Ringrazio il Presidente della Regione Marche Ceriscioli per questa iniziativa sperando che sia uno stimolo per le altre regioni e per il Ministero della Salute al quale abbiamo già proposto di inserire nei Lea la circoncisione preventiva e di inviare una circolare a tutte le regioni per autorizzare l'atto medico in strutture sanitarie pubbliche”.
Le circoncisioni preventive, spiega Aodi, “sono in aumento e nel 2019 sono stati effettuati più di 12.000 mila sia in Italia e chi è tornato nei paesi di origine per eseguirla per motivi di sicurezza e costo, in Italia il 35% sotto forma di Circoncisioni Clandestine con enormi rischi per i bambini.ci appelliamo al Governo Italiano per estendere l'autorizzazione delle circoscrizioni preventive a livello Nazionale inserendola nel SSN presso strutture autorizzate e da personale medico qualificato e specializzato con un ticket economicamente accessibile a tutti per combattere il mercato nero e clandestino e il tariffario altissimo nelle strutture private che arriva a 5000 euro per ogni circoncisione”, conclude Adoi.
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