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Mercoledì 14 DICEMBRE 2011
Federdistribuzione, Coop e Conad: “Nei corner sicurezza garantita. Ma emendamento inaltera privilegi di casta”
“Si fa strada una liberalizzazione fasulla che mantiene inalterati i privilegi di una casta, quella dei 16.000 titolari delle farmacie in Italia”, e “vanifica un risparmio per le famiglie stimato in 250 milioni di euro”. Così una nota di Federdistribuzione-AnccCoop-AncdConad commenta l’emendamento sulla liberalizzazione che prevederebbero una riduzione dei farmaci di fascia C vendibili al di fuori delle farmacie lasciando a queste ultime la parte più consistente.
Le tre sigle della grande distribuzione organizzata vogliono inoltre chiarire che “i farmacisti che lavorano fuori dal circuito delle loro farmacie hanno la stessa professionalità e garantiscono altrettanta sicurezza nella somministrazione” (si tratta di 5.000 farmacisti professionisti in oltre 300 corner della grande distribuzione e nel circuito delle parafarmacie).
“E’ inutile nasconderci dietro un dito – affermano le tre sigle della Gdo unite -, sta prevalendo la lobby dei farmacisti titolari, gli stessi che hanno avversato in maniera assolutamente preconcetta la precedente liberalizzazione dei farmaci Otc e Sop avvenuta senza nessun contraccolpo negativo ma a beneficio dei consumatori e che poteva essere ulteriormente ampliata per un miglior servizio dei cittadini. Gli stessi titolari che, caso unico in Europa, si trasmettono in via ereditaria la proprietà della farmacia come se fosse un diritto feudale. Ci dispiace dirlo; ma è solo di costoro che si stanno facendo gli interessi a scapito di tutti gli altri: gli stessi farmacisti non titolari, le parafarmacie, i consumatori. Ma l’azione del Governo – conclude la nota di Federdistribuzione-AnccCoop-AncdConad - dovrebbe essere improntata alla crescita dell’occupazione e al contenimento dei prezzi: entrambi effetti garantiti dalla prosecuzione delle liberalizzazioni”.
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