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Giovedì 19 MARZO 2020
Carnevali (PD): “Dividerci ora non ha senso. Dico grazie al Ministro Manfredi su abilitati”

"Non è il momento di dividerci discutendo su quali professionisti servano al Sistema Sanitario Nazionale per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Sarà perché provengo da un territorio martoriato come Bergamo, perché vedo l’abnegazione incondizionata di tutti i dirigenti e di tutte le professioni sanitarie, amministrative e tecniche e le malattie dei professionisti sul campo, sarà perché è una prova umana e professionale durissima ed inimmaginabile per cui ritengo inutile la polemica sugli abilitati. Certo che servono professionisti specializzati! Così come sarebbe più saggio favorire contratti a tempo determinato agli specializzandi piuttosto che contratti di libera professione o co.co.co".
 
Così in una nota la capogruppo PD in Commissione Affari Sociali, Elena Carnevali.
 
"In fase di conversione potremo perfezionare il Decreto del 9 marzo favorendo gli avvisi rispetto al concorso per la loro assunzione ed altre migliorie, perché crediamo che l’anticipazione alla dirigenza medica degli specializzandi sia un investimento e non un semplice utilizzo. Il provvedimento nasce per fronteggiare l’emergenza e non l’ordinarietà. Ringrazio il Ministro Manfredi per aver consentito ai tanti laureati non abilitati di poter essere di aiuto. Sono tante le “linee al fronte” e chi organizza i percorsi di intensità di cura nelle aziende ospedaliere nei territori sa bene ed opera per accompagnare, formare e mettere nelle posizioni più adeguate anche gli abilitati. Con il decreto iniziale per l’emergenza abbiamo messo in campo per la sanità 660 milioni di euro e tante norme importanti".
 
"Con il decreto Cura Italia sono destinati altri 3 miliardi di euro per le risorse umane e strumentali per il fondo nazionale sanitario e per la Protezione Civile, oltre a tante semplificazioni per tutte le plausibili evenienze, come il riconoscimento economico per il lavoro dei professionisti nella sanità e le assunzioni semplici per chi arriva dall’estero. Non ci fermeremo a questo ultimo decreto. Di tanti specializzati avremo ancora bisogno e serve proseguire nell’investimento sulla formazione. Restare uniti non può essere solo un’esortazione. Non mortifichiamo coloro che si sono laureati con impegno per essere pronti all’abilitazione del 28 febbraio 2020. Costruiamo anche per loro un clima di maggior fiducia. In questo territorio esanime, come tante altre parti del Paese, ne abbiamo un estremo bisogno", conclude.

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