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Giovedì 26 SETTEMBRE 2019
Fimmg: “Buona notizia, ora la Camera sia celere”
“Abbiamo la prima metà di una buona notizia, ora aspettiamo che arrivi l’altra metà. Solo a quel punto potremo esultare per qualcosa che sollecitiamo da anni e che ritengo debba presto essere estesa anche ad altre categorie a rischio”. C’è ottimismo, ma anche un richiamo alla celerità, nelle parole di Silvestro Scotti nella duplice veste di Segretario Generale FIMMG e Presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli. E’ infatti come presidente dell’Ordine partenopeo che Scotti ha iniziato, ormai più di 5 anni fa, a mettere in campo iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle aggressioni ai danni dei medici e di tutti gli operatori della sanità. Su tutte basti ricordare la distribuzione di simboliche “pettorine antiproiettile” nei Pronto Soccorso di prima linea a Napoli o la provocazione social «Picchiate me». Non da meno l’impegno profuso sin dai primissimi giorni come Segretario Generale FIMMG, ben consapevole dei rischi corsi da tutti i colleghi impegnati in servizi di continuità assistenziale e della emergenza sanitaria territoriale, ovvero il 118. Ecco perché ora Scotti invita il Presidente della Camera Roberto Fico a concordare con i capogruppo dei vari partiti e le commissioni deputate a «calendarizzare celermente la discussione per far sì che l’iter possa concludersi nel più breve tempo possibile». Essenziale sarà «non perdere lungo la strada alcuna delle prerogative di questo Disegno di legge. L’aggravio delle pene - dice il leader FIMMG - è un aspetto importante, ma lo è soprattutto la procedibilità d’ufficio».
Resta, al di là di qualsiasi considerazione, la soddisfazione per un passo importante auspicato anche nell’occasione del recente incontro con la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Il segretario FIMMG, a giugno, aveva infatti portato alla seconda carica dello Stato le istanze di un’enorme platea, chiedendo che in tempi brevi si riuscisse ad operare una sintesi tra le varie soluzioni individuate a livello di partito dalle diverse componenti politiche. Richiesta evidentemente recepita al di là del mutato quadro di Governo. Per Scotti l’imperativo è sempre stato anche di carattere morale, rispetto femminilizzazione della professione sempre più spiccata, donne medico che sono sono sempre di più in prima fila in tutti gli ambiti clinico assistenziali del Servizio sanitario nazionale.
“Ora - conclude Scotti - ci aspettiamo che il Disegno di legge venga presto discusso alla Camera, per questo chiediamo un impegno forte del Presidente Fico. Siamo al cospetto di un’importante sfida di civiltà e, lo ribadisco, credo fermamente che il Legislatore debba guardare con altrettanta cura anche ad altri lavoratori che quotidianamente sono esposti al rischi di violenza. Chi lavora al servizio della collettività deve poter contare nell’esercizio delle sue funzioni su uno status paragonabile al Pubblico Ufficiale, e in considerazione delle grida di allarme che arrivano sulle stesse problematiche dagli operatori della scuola e da quelli dei trasporti forse è il caso di rieducare quest’Italia ripartendo dai banchi di scuola con il ripristino di insegnamenti come l’educazione civica. Materie che facciano comprendere cosa significa tutelare chi lavora per la comunità civile, proposta sostenuta in questi giorni anche da un protocollo d’intesa tra Cittadinanzattiva e Miur”.
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