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Mercoledì 24 LUGLIO 2019
Tuzi (M5S): “Adesso si lavori ad un nuovo contratto per riconoscere i diritti degli specializzandi”
“Da dieci anni i medici aspettavano un rinnovo del contratto. Per questo vorrei ringraziare il ministro della Salute Giulia Grillo che ha lavorato tanto per questo obiettivo, sopportando molti attacchi ingiustificati”, così il parlamentare del M5S Manuel Tuzi.
“Adesso - sottoliena però il parlamentare - si cambi anche il contratto degli specializzandi per ridare dignità a questa figura, riconoscendogli più tutele previdenziali ed assicurative, ed evitarne lo sfruttamento nelle strutture universitarie al solo scopo di sopperire alle carenze di personale. Nella nostra idea il nuovo contratto dovrà assicurare, con la rotazione nelle varie strutture del territorio, la miglior formazione, monitorata anche grazie ad un sistema di certificazione delle competenze acquisite”.
“Il nuovo contratto – prosegue il deputato 5 Stelle - disciplinerà lo svolgimento delle attività pratiche all’interno delle strutture sanitarie facenti parte della rete formativa, che dovrà necessariamente essere allargata agli ospedali del territorio che garantiscono standard qualitativi, assicurando la rotazione degli specializzandi nelle diverse strutture sanitarie al fine di consentire l’acquisizione di tutti gli obiettivi formativi”.
Per Tuzi, “Serve una riforma organica ed un controllo della rete stessa al fine di garantire la qualità ed il raggiungimento dell’autonomia dello specializzando. È’ una riforma complessa che deve coinvolgere tutti gli attori del sistema: aspiranti specializzandi, associazioni, regioni ed i diversi ministeri coinvolti, tra cui appunto Ministero dell’istruzione dell’Università e della Ricerca e Ministero della Salute. Stiamo lavorando da un anno, come Movimento 5 Stelle, alla riforma organica del settore della formazione medica, dopo aver ascoltato le associazioni ed i medici. Vogliamo costruire il futuro dei giovani camici bianchi, presentare un testo condiviso, al contrario delle altre forze politiche, che continuano ad usare questa problematica come propaganda politica. Esiste un’alternativa al doppio canale voluto dalle regioni! La nostra riforma crea un percorso partecipato, unico ed omogeneo, frutto dei suggerimenti tecnici dei medici e delle principali associazioni rappresentative della categoria. A settembre la riforma arriverà in aula alla Camera dei Deputati cambiando radicalmente il Futuro della sanità e della formazione dei giovani camici bianchi!”, conclude Tuzi.
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