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Mercoledì 24 LUGLIO 2019
Papotto (Cisl Medici): “Un testo globalmente accettabile”
“La Cisl Medici valuta in maniera globalmente accettabile l’insieme dei miglioramenti presenti nel testo finale della bozza di CCNL per l’Area della sanità. Dopo mesi di sostanziale stallo, le ultime due settimane hanno visto l’ARAN finalmente avvicinarsi alle posizioni caparbiamente sostenute dalla nostra federazione, a volte anche, purtroppo, nella quasi totale solitudine”. È quanto ha affermato Biagio Papotto - Segretario Generale Cisl Medici – che ha così proseguito: “grazie all’ostinata volontà della CISL Medici, però, possiamo registrare con sincera soddisfazione le nuove previsioni per i nostri giovani colleghi, finalmente più motivati ad accostarsi alla professione di medico pubblico. In aggiunta a questo siamo riusciti ad ottenere che le Aziende sanitarie dovranno garantire ai medici con 5 anni di servizio una posizione ed una retribuzione adeguate, superando l’odiosa potestà discrezionale previgente”.
“Le buone notizie – continua - proseguono, ad esempio, con la stesura di apposite clausole di garanzia per preservare i fondi professionali da perniciosa possibilità di “commistione”. Adeguatamente finanziato il disagio lavorativo su esplicita richiesta della CISL Medici: indennità notturna, straordinario, guardie, in particolare attenzionate le guardie del Pronto Soccorso”.
“Ci duole, però - continua Papotto - dover notare come un poco di disponibilità in più da parte delle Regioni, o in altre parole un ruolo meno sclerotico nell’affrontare le sfide lanciate dal Sindacato, avrebbe consentito di procedere con un CCNL più coraggioso ed adeguato alle necessità del SSN italiano ed alla dignità dei colleghi che troppo spesso meriterebbero datori di lavoro migliori. La CISL Medici ha sottoscritto questo Contratto tenendo conto in primis della difesa dei punti da noi più volte proposti e giudicati come indispensabili per la prosecuzione delle trattative, e immediatamente dopo dell’attesa decennale dei colleghi, davvero encomiabili nel loro prodigarsi ogni giorno in un’attività mortificata da una politica miope”.
“E’ a loro - conclude Papotto - che va il nostro pensiero, a loro che va la nostra gratitudine e il nostro impegno fin da ora per ottenere, da domani stesso, tutto quel che ancora manca per una sanità giusta e un ruolo dei dirigenti equamente gestito e riconosciuto”.
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