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Giovedì 27 GIUGNO 2019
Gimbe: “Spieghiamo al Ministro Bussetti (con parole diverse) che mancano gli specialisti e non i medici”

Il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti ha dichiarato di aver aumentato di 1.789 unità i posti di Medicina e Chirurgia (da 9.779 a 11.568) per l'anno accademico 2019/2020, non considerando che, al netto dei “persi per strada”, questi posti aggiuntivi dovrebbero già prevedere corrispondenti risorse da destinare alle borse di studio per le scuole di specializzazione e per il corso di formazione specifica in Medicina generale.
 
Il Presidente della FNOMCeO Anelli è duramente intervenuto chiosando con una domanda provocatoria: “Chi spiega a Bussetti che mancano gli specialisti e non i medici?”. D’altronde se tutte le analisi tecniche effettuate in questi mesi dalla stessa FNOMcEO, dall’ANAAO, dalle associazioni di specializzandi non hanno sortito l’effetto sperato, anzi hanno prodotto quello opposto, è legittimo provare a cambiare linguaggio, presupponendo che il mondo (e la politica in particolare) sia popolato da sordi che non vogliono sentire, quindi…
 
Pregiatissimo Ministro Bussetti, se Lei fosse l’amministratore delegato di una compagnia aerea prenderebbe la decisione di vendere per ciascun volo un numero di biglietti doppio rispetto al numero dei posti disponibili, sapendo che chi non salirà a bordo potrebbe chiedere alla Sua compagnia un risarcimento di circa € 150.000 andando con quel denaro ad alimentare profitti di compagnie concorrenti?
 
O ancora, se fosse il proprietario di un bar affollato di clienti all’ora di colazione con vassoi di brioches pronte per essere infornate, ma con il forno rotto, troverebbe astuto impastare nuove brioches da aggiungere a quelle crude senza aver prima riparato il forno?
 
Il cambio di registro aiuterà chi di dovere a comprendere il nòcciolo della questione?
Ai posteri l’ardua sentenza…
 
Nino Cartabellotta
Presidente Fondazione Gimbe

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