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Giovedì 10 NOVEMBRE 2011
Monchiero (Fiaso): “I professionisti delle cause sanitarie fanno esplodere i costi della medicina difensiva”

“Il Rapporto ha il merito di essere da stimolo per migliorare le performance del nostro Ssn, che però è bene ricordare ha fino ad oggi garantito tra le più alte aspettative di vita del mondo occidentale e ai più bassi costi. Come dimostra lo stesso titolo ‘Diritti al taglio’ è però necessario trovare un punto di equilibrio tra le ineludibili esigenze di tenuta dei conti pubblici e la necessità di garantire sul territorio i livelli essenziali di assistenza”.
È questo il commento del Presidente della Federazione Italiana di Asl e Ospedali Giovanni Monchiero al Rapporto Pit salute di Cittadinanzattiva. “Riguardo il problema degli errori medici e diagnostici – ha aggiunto – è bene invece sottolineare che quelle del Rapporto sono segnalazioni di presunte cattive pratiche da non confondere con i casi di malasanità effettivamente accertati, che nel nostro Ssn rappresentano solo lo zero virgola zero e qualcosa delle centinaia di milioni di prestazioni erogate ogni anno. Ben vengano le segnalazioni per alzare l’asticella della qualità dell’assistenza – conclude Monchiero – ma stiamo attenti a non alimentare il mercato dei professionisti delle cause in sanità, che provocano il boom della medicina difensiva: quel surplus di cautele e prescrizioni inutili che ingolfano le liste d’attesa e che costano allo Stato tra i 12 e i 20 miliardi di euro, come stimato a suo tempo dello stesso ministero della Salute”.

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