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Martedì 28 MAGGIO 2019
Msf: “Passo storico ma non basta”
“La risoluzione adottata oggi è il risultato di una mobilitazione storica dei governi di tutto il mondo, che hanno chiesto di migliorare la trasparenza dei prezzi di farmaci, vaccini e altre tecnologie correlate. È un importante primo passo per correggere l’attuale squilibrio di potere che oggi caratterizza le negoziazioni tra chi compra e chi vende i farmaci, e offre ai governi le informazioni di cui hanno bisogno per condurre i negoziati in modo equo e responsabile a vantaggio della salute delle loro popolazioni.” Dichiara Gaelle Krikorian della Campagna per l’Accesso ai Farmaci di MSF.
“Ma la trasparenza sui prezzi dei farmaci così come adottata nella risoluzione non basta. Dobbiamo conoscere anche i margini imposti dalle corporazioni, i costi di produzione, i costi dei trial clinici, quali investimenti sono veramente coperti dalle farmaceutiche e quanto è invece pagato dai contribuenti e dai gruppi no profit. La risoluzione passata oggi manca di norme e azioni forti su questi cruciali elementi di trasparenza.”
“Purtroppo, mentre precedenti bozze della risoluzione includevano indicazioni chiare per garantire maggiore trasparenza in questo ambito così opaco, un piccolo gruppo di paesi si è strenuamente opposto e ha ostacolato sviluppi più concreti. In particolare, Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti e Giappone hanno scelto di mettere gli interessi di una manciata di farmaceutiche davanti agli interessi e alla salute delle persone. Non possono esserci prezzi equi e sostenibili senza negoziazioni eque, non possono esserci negoziazioni eque senza trasparenza.”
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