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Giovedì 16 MAGGIO 2019
Aim: “Bene ok a emendamento su nomine manager”

L’Associazione Italiana Medici (AIM) esprime “apprezzamento per l'approvazione in sede di conversione del Decreto Legge “Calabria” dell'emendamento finalizzato a rendere non più discrezionale la scelta dei Direttori Generali Aziendali da parte della politica”.
 
“E' un primo segnale positivo, che va nel senso auspicato dalla nostra Associazione, ma si può e si deve fare di più - dichiara l’AIM – Giunge a tal proposito l’annuncio della calendarizzazione in Commissione Igiene e Sanità del Disegno di Legge Castellone sulla dirigenza sanitaria”.
 
“Non ci si limiti soltanto a cambiare il sistema di designazione dei Direttori Aziendali - rilancia l’AIM - Occorre una riforma organica della dirigenza sanitaria, che ricomprenda le modalità di selezione dei dirigenti di struttura complessa, che dovrebbero fondarsi su criteri oggettivi e meritocratici, eliminando al contempo ogni discrezionalità nella scelta da parte dei manager. Analogamente dovrebbe farsi per i responsabili delle unità semplici, la cui scelta è oggi appannaggio dei livelli decisionali sovrapposti. Ma occorre anche avere il coraggio di modificare le attuali modalità di selezione di tutto il personale medico e sanitario del Servizio Sanitario Nazionale, che appaiono altamente discrezionali, anche a dispetto delle competenze possedute dai candidati. In ultimo, ma non da ultimo, andrebbero riviste le modalità di verifica degli obiettivi assegnati ad ogni livello di responsabilità. Abbiamo avanzato le nostre proposte e siamo disponibili al confronto!”.
 
“Ma una vera riforma di sistema, che rimuova l’eccesso di ingerenze della politica regionale nella gestione della sanità pubblica, non può che prendere le mossa dagli attori del SSN-  a parere dell’AIM - . È venuto il momento che i professionisti che, da troppo tempo, abdicano ad un ruolo di primo piano nel governo della sanità, si affranchino dalla politica e dalle sue ingerenze. Chiediamo che gli Ordini professionali nazionali, le Associazioni professionali e le Società scientifiche prendano posizione a favore di una riforma di sistema che rimetta al centro il merito e le competenze”.

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