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Mercoledì 12 DICEMBRE 2018
Anaao: “Ssn compie 40 anni ma sua salute pessima. Restituire dignità al capitale umano”
“Il SSN ha compiuto 40 anni, celebrati oggi dal Ministro Giulia Grillo, ma la sua salute è pessima e la prognosi rimane riservata”. La diagnosi arriva dai medici e dirigenti dell’Anaao Assomed che puntano il dito sulla “strategia complessiva di ridimensionamento dell’intervento pubblico, e del ruolo e del numero dei medici e dirigenti sanitari, che ha prodotto un peggioramento senza precedenti delle loro condizioni di lavoro, fino a spingerli alla fuga dagli ospedali, rendendo sempre più difficile e diseguale l’accesso dei cittadini ai servizi”.
“Il diritto alla salute, riconosciuto come fondamentale dalla Costituzione, uno e indivisibile – commenta Carlo Palermo, Segretario Nazionale Anaao Assomed - viene già declinato in 21 modi diversi e le Regioni del mezzogiorno presentano risultati di salute più vicini all’Europa orientale che al Nord dell’Italia. Mentre continua l’attesa da parte di 135 mila medici e dirigenti sanitari, dopo 10 anni di blocco, di un contratto di lavoro che segni un ristoro economico ed un miglioramento delle condizioni di lavoro”.
“La fuga dagli ospedali – prosegue - , che aggrava la carenza di specialisti, figlia del fallimento della formazione medica post laurea, è il prodotto anche di una mortificazione del ruolo professionale in aziende votate al solo controllo dei costi, rinnegando la loro mission originaria di tutela della salute. Un contesto in cui la compressione del tempo di relazione con il paziente a vantaggio della produzione e della burocrazia sta avvelenando il rapporto medico-citttadino, come dimostrano episodi di aggressività verbale e fisica crescenti nel numero e nella gravità”.
“Se si vuole davvero – conclude -, come ha detto oggi il Ministro della salute “garantire ai cittadini la tenuta del nostro sistema sanitario”, è necessario partire dalle leggi in discussione in Parlamento in questi giorni affinchè restituiscano a quel sistema e al capitale umano che vi lavora, la giusta dignità fatta di finanziamenti e riconoscimenti, economici e normativi tali da poter mantenere il grado di eccellenza riconosciuto anche dal Presidente della Repubblica nel suo intervento”.
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