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Lunedì 16 LUGLIO 2018
“Performance non adeguate agli standard”. Ecco le motivazioni della bocciatura

Ha suscitato polemiche in Calabria la decisione del ministero dell''Istruzione dell''università e della ricerca (Miur), condivisa con il ministero delle Salute, di cancellare la specializzazione in cardiochirurgia presso la Facoltà di medicina dell'Università Magna Graecia di Catanzaro. Una decisione presa, secondo quanto riporta l'Adnkronos Salute, sulla base di una serie di valutazioni ufficiali e pareri tecnici che, tra l''altro, hanno visto la Scuola di specializzazione in cardiochirurgia fanalino di coda rispetto alle altre 23 della stessa tipologia prese in esame.
 
Ai fini dell''attribuzione alle Scuole di specializzazione di medicina dei contratti a finanziamento statale da assegnare attraverso il concorso nazionale, il Miur si è avvalso dei pareri tecnici prodotti dall'Osservatorio nazionale della formazione medica specialistica, ma anche di "ulteriori criteri oggettivi". Sulla base delle informazioni inserite dagli Atenei nella banca dati Cineca, è stato sviluppato un indicatore sintetico che permette di esplorare tanto la dimensione formativa quanto quella assistenziale di riferimento per ogni singola scuola.
 
Il punteggio di tale ''score'' va da un minimo di 0 ad un massimo di 4. Ebbene, la Scuola di specializzazione di Cardiochirurgia dell'Università di Catanzaro, con uno score pari a 0/4, è risultata l'ultima tra le 23 scuole della tipologia in questione, accreditate dall'Osservatorio nazionale per l''anno accademico entrante. Proprio questo dato, unitamente ai contenuti della motivazione analitica che correda il parere di Accreditamento provvisorio (dell'Osservatorio nazionale sulla Scuola di Cardiochirurgia dell'Università Magna Graecia di Catanzaro), ha indotto il Miur a non assegnare contratti di formazione alla scuola di specializzazione in questione, "in attesa che quest''ultima possa superare le criticità che la caratterizzano". 
 
La Scuola di cardiochirurgia di Catanzaro presenta, infatti, importanti criticità sul versante della dimensione della docenza. In particolare, oltre ad un indicatore Anvur decisamente sotto la soglia (0.0), "avrebbe un solo docente nello specifico Ssd e quindi risulta a rischio la sostenibilità rispetto a  quanto definito dal Decreto interministeriale 68/2015". La Scuola dovrebbe dunque dotarsi di un piano di miglioramento o presentare un piano di adeguamento per poter intercettare l''indicatore di performance della docenza come definito dall''Anvur e il numero di docenti come previsto dal Dim 68/2015 nell'arco di quest'anno.
 
Non solo, la Scuola presenta ancora qualche criticità sul versante della dimensione degli standard assistenziali. In alcune strutture collegate, infatti, non vengono intercettati gli standard assistenziali, come riportato dall'Agenas. La scuola dovrebbe dunque dotarsi di un piano di miglioramento e fornire un programma di adeguamento per poter migliorare l''indicatore di performance assistenziali per le strutture segnalate. Infine, al Miur non si ritiene che la rete proposta a supporto della formazione degli specializzandi possa accogliere un numero adeguato degli stessi, utile per l'attivazione della scuola di specialità.
 
La Scuola di specializzazione in cardiochirurgia risulta attiva in: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana, Veneto. 

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