Farmacia dei servizi. Mandelli (Fofi): “È questo il futuro per i nostri giovani”
Se ne è parlato al Convegno svoltosi ad Agrigento domenica scorsa, dedicato all’avvio della sperimentazione della farmacia dei servizi, organizzato dall’Ordine Provinciale dei farmacisti e dall’A.Ti.Far del capoluogo. Per il presidente Fofi, Andrea Mandelli: "Dobbiamo cominciare a pensare a un nuovo corso di laurea nel quale siano presenti nuove tecnologie e nuove terapie come le CAR-T".
11 FEB - Un uditorio affollato, soprattutto di giovani: questo l’indicatore migliore del successo del Convegno svoltosi ad Agrigento domenica scorsa, dedicato all’avvio della sperimentazione della farmacia dei servizi (Farmacia dei servizi, una scelta, tante opportunità: servizio sanitario, professionisti, cittadini), organizzato dall’Ordine Provinciale dei farmacisti e dall’A.Ti.Far del capoluogo.
Un evento che mirava a sottolineare l’importanza della sperimentazione per il futuro della farmacia e a focalizzare l’implementazione del modello nella realtà siciliana. Come sottolineato in apertura dei lavori dal presidente dell’Ordine, e segretario della FOFI,
Maurizio Pace, “quello della farmacia dei servizi è un percorso che parte da lontano, dal 2006, e che all’epoca guardava lontano, a un’evoluzione del ruolo del farmacista e della farmacia che andasse oltre un modello di attività destinato a essere in sempre maggiore sofferenza”.
Dal canto suo,
Claudio Miceli, presidente dell’A.Ti.Far, ha tenuto a ribadire come “la dispensazione del farmaco resti la mission centrale della farmacia di comunità, ma è indispensabile promuovere lo sviluppo dei servizi professionali”.
Nel corso della tavola rotonda – prima parte dei lavori- il presidente della FOFI,
Andrea Mandelli, ha affermato “che questa sperimentazione rappresenta la sola possibilità di consegnare ai giovani e a chi prenderà il nostro posto una professione viva con un futuro di fronte, esattamente come noi l’abbiamo ricevuta da chi ci ha preceduto”.
Un aspetto ripreso da
Roberto Tobia, segretario della Federfarma nazionale, per il quale “dal successo della sperimentazione dipende la possibilità di interloquire con il decisore politico sanitario e di difendere il ruolo della farmacia”.
Un successo che dipende in larga misura anche dalla formazione, dal quale dipende, ha detto Pace, non soltanto la capacità dei farmacisti “di erogare correttamente servizi e prestazioni ma soprattutto la possibilità di uniformare per qualità e replicabilità in tutto il paese le prestazioni della farmacia dei servizi”.
Servizi che corrispondono sia a una precisa esigenza dell’assistenza sul territorio sia alla necessità di rendere sempre più efficace l’investimento in sanità e su questo aspetto ha posto l’accento il responsabile del servizio farmaceutico della Regione Siciliana,
Pasquale Cananzi, che ha ribadito che “in questo senso il rilievo maggiore spetta ai servizi cognitivi, la ricognizione farmacologica e il supporto all’aderenza alla terapia.”
Il primo perché consente di prevenire le conseguenze dovute alle interazioni farmacologiche e il secondo perché garantisce l’efficacia dei trattamenti prescritti. Un aspetto, ha sottolineato Maurizio Pace, che vede il suo completamento nell’implementazione del Fascicolo Sanitario Elettronico “e al suo interno, del Dossier Farmaceutico che, aggiornato dal farmacista, consentirà al medico curante di avere un quadro completo di tutti i farmaci cui accede il paziente, anche quelli non soggetti a prescrizione”.
Le farmacie siciliane peraltro hanno già un’esperienza significativa nell’erogazione dei servizi legati alla prevenzione, in particolare lo screening del carcinoma del colon retto o, attraverso l’iniziativa del DiaDay, lo screening delle persone a rischio di diabete. Campagne di prevenzione che costituiscono un altro importante aspetto della farmacia dei servizi.
Altro tema affrontato è stata la collaborazione interprofessionale che, come sottolineato da Andrea Mandelli, ha caratterizzato anche lo stesso sviluppo delle linee di indirizzo della sperimentazione, aspetto condiviso dal rappresentante dei medici,
Toti Amato, presidente dell’OMCeO di Palermo e membro del Comitato Centrale della Federazione Nazionale. Amato ha peraltro messo in luce un altro aspetto della Sicilia come “laboratorio” ricordando “che la Consulta permanente delle professioni sanitarie da poco insediata a livello nazionale nella nostra Regione è operante da tempo”. Una circostanza che non può che favorire tutto il processo della sperimentazione così come del potenziamento dell’assistenza territoriale.
E’ stato poi in chiusura degli interventi il presidente della FOFI a rilanciare una nuova sfida per la professione: “Da sempre sosteniamo che i nuovi farmaci che non hanno esigenze di monitoraggio intensivo e che non sono di uso esclusivamente ospedaliero debbono essere dispensati in farmacia, ma non possiamo ignorare che l’innovazione terapeutica ha imboccato una strada differente anche rispetto ai farmaci biotecnologici conosciuti finora: terapie come le CAR-T sono frutto di competenze differenti da quelle che fanno parte del curriculum formativo del farmacista, ed è oggi che dobbiamo cominciare a pensare a un nuovo corso di laurea nel quale siano presenti queste nuove tecnologie” ha concluso Andrea Mandelli. “Dobbiamo continuare a pensare al futuro”.
I lavori sono poi proseguiti con l’illustrazione degli aspetti operativi. E così
Gianni Petrosillo, presidente Federfarma Bergamo e membro del Comitato di Presidenza Federfarma Nazionale, ha illustrato le linee di indirizzo della sperimentazione e il cronoprogramma nazionale, mentre Pasquale Cananzi ha dettagliato il cronoprogramma della Regione Siciliana. I
l tema della formazione dei farmacisti che parteciperanno alla fase sperimentale è stato invece affrontato dell’Ingegner
Roberto Sanfilippo, Direttore Centro per la formazione permanente e l'aggiornamento del personale del Servizio sanitario della Regione Siciliana. Infine,
Nicola Stabile, presidente di Promofarma, ha illustrato gli strumenti della sperimentazione, vale a dire la piattaforma di Promofarma con cui i farmacisti erogheranno i servizi e le prestazioni previste e ne registreranno i dati.
11 febbraio 2020
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