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Emergenza maltempo. Medico disperso a Corleone, Fnomceo: “Ha rischiato la vita per i suoi pazienti. Il nostro pensiero va a lui” 

Del pediatra Giuseppe Liotta si sono perse le tracce sulla statale 18 mentre cercava di raggiungere per lavoro l’ospedale di Corleone. La sua auto è stata ritrovata, chiusa a chiave, tra Ficuzza e Corleone. "Il nostro pensiero a tutti i medici e gli operatori sanitari sanitari italiani: è proprio ora, con il paese messo in ginocchio dai nubrifagi, che abbiamo ancor più bisogno di voi. Un appello anche a tutti i cittadini, affinché ricambino con il giusto rispetto tutti gli operatori sanitari".

05 NOV - “La Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri esprime la sua vicinanza alla famiglia del collega Giuseppe Liotta, il pediatra di Palermo che risulta disperso mentre si stava recando in ospedale a Corleone, per prendere servizio. Anche se le speranze di ritrovarlo in vita sembrano affievolirsi di minuto in minuto, non rinunciamo a pregare, insieme a tutti i colleghi, perché sia ritrovato sano e salvo. Un pensiero a tutte le vittime, alle loro famiglie, ai colleghi dell’Ordine dei Medici di Palermo, con il suo Presidente Salvatore Amato, e a tutti i medici che in queste ore si stanno adoperando per far fronte a questa tragedia immane inaspettata che ha colpito in maniera particolare la Sicilia”.
 
Così il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli, commenta le notizie di stampa che vedono, tra le possibili vittime del maltempo in provincia di Palermo, anche il pediatra siciliano quarantenne del quale si sono perse le tracce sulla statale 18 mentre cercava di raggiungere per lavoro l’ospedale di Corleone. La sua auto è stata ritrovata, chiusa a chiave, tra Ficuzza e Corleone.
 
“Giuseppe Liotta aveva paura del maltempo, riferiscono i familiari, ma si è comunque messo in macchina per prendere servizio, per andare a curare i suoi pazienti, i suoi bambini - continua Anelli -. Per un medico, la vita dei suoi pazienti viene sempre prima di qualunque pericolo, di qualunque sacrificio, prima della sua stessa vita. Un medico risponde sempre sì a una richiesta di aiuto. Il nostro pensiero a tutti i medici e gli operatori sanitari sanitari italiani: è proprio ora, con il paese messo in ginocchio dai nubrifagi, che abbiamo ancor più bisogno di voi. Un appello anche a tutti i cittadini, affinché, in ogni momento, ricambino con il giusto rispetto tutti i medici e gli operatori sanitari, che non esitano a sacrificare la loro stessa vita per curarli”.

05 novembre 2018
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