Asp Siracusa. Nominati i primi direttori di Dipartimento
Eugenio Bonanno all’Amministrativo, Giovanni Trombatore all’Area Chirurgica. Madeddu (Dg facente funzioni): “La durata degli incarichi sarà estesa fino alla nomina dei nuovi direttori generali affinché l’Azienda possa assicurare la piena funzionalità dei servizi anche in questa fase, lasciando però al nuovo manager la facoltà di operare le proprie scelte”.
02 LUG - L’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa nomina i primi direttori di Dipartimento. Si tratta del direttore del Dipartimento amministrativo
Eugenio Bonanno e del direttore del Dipartimento chirurgico
Giovanni Trombatore. A darne notizia, in una nota diffusa dalla Asp, è il direttore generale facente funzioni dell’Asp aretusea
Anselmo Madeddu insieme al direttore amministrativo
Giuseppe Di Bella.
Si tratta del completamento del primo step di una serie di provvedimenti che avevano già avuto l’avvio con la costituzione dei Comitati di Dipartimento, del cui parere, obbligatorio sebbene non vincolante, devono tenere conto le Direzioni aziendali delle Asp al fine di determinarsi nelle scelte.
“Sento il dovere – afferma il direttore Anselmo Madeddu nella nota – di ringraziare ancora una volta l’assessore regionale della salute,
Ruggero Razza, che da quando si è insediato ha mostrato sempre una grande sensibilità per questo territorio, consentendo alla ASP di Siracusa di realizzare importanti obiettivi, come ad esempio, la stabilizzazione del personale medico e del comparto o l’apertura di fondamentali reparti come le due rianimazioni di Avola e Lentini che permetteranno alla sanità siracusana di recuperare il gap del passato. Oggi questi nuovi provvedimenti, così tanto attesi dai professionisti siracusani, ci consentono di completare l’assetto organizzativo dell’Azienda secondo quanto previsto dall’atto aziendale adottato con decreto assessoriale. Insieme al direttore amministravo
Giuseppe Di Bella, inoltre, ci sentiamo di ringraziare anche chi ci ha preceduto alla direzione dell’ASP, ovvero il dottore Brugaletta, che ha avuto il merito di avere avviato i percorsi”.
“La durata degli incarichi – continua Madeddu -, seppur prorogabili, sarà estesa fino alla nomina dei nuovi direttori generali. Tutto ciò affinché l’Azienda possa assicurare comunque la piena funzionalità dei servizi anche in questa fase, lasciando però correttamente al nuovo manager la facoltà di operare le proprie scelte, che rivestono il carattere della fiduciarietà, nel rispetto di criteri oggettivi e trasparenti”.
Riguardo a questo primo step, si tratta dei due Dipartimenti in cui i relativi Comitati hanno espresso una indicazione precisa e unitaria, o attraverso l’espressione del voto, così come previsto, o attraverso l’indicazione unanime. La direzione aziendale ha ritenuto di condividere le scelte emerse dai Comitati di dipartimento e ha proceduto ad effettuare le nomine.
“Si tratta di due professionisti di grande valore, due delle tante eccellenze che operano nella nostra sanità – dichiara ancora Anselmo Madeddu –. Il dottore Bonanno ha già ricoperto in passato incarichi di direttore amministrativo aziendale in altre ASP ed ha maturato significative esperienze in settori strategici dell’amministrazione sanitaria come quelli del Provveditorato e della Gestione delle Risorse Umane. Il professore Trombatore non ha bisogno di presentazioni, è il Presidente regionale della Società scientifica dei chirurghi ed è una autentica eccellenza della chirurgia siciliana. E’ un onore per noi averlo in questa Azienda, che già vanta altre eccellenze nel settore, come ho già detto. Su di loro è emersa una indicazione precisa da parte dei rispettivi Dipartimenti. Auguro loro dunque buon lavoro. Nei prossimi giorni completeremo l’assetto dipartimentale procedendo alle valutazioni e alle nomine relative a quei Dipartimenti in cui i Comitati hanno invece fornito al vertice aziendale una rosa più ampia di proposte”.
“L’attivazione del modello dipartimentale – afferma in conclusione il direttore amministrativo
Giuseppe Di Bella - consentirà di ottimizzare le risorse e di uniformare le procedure e i percorsi assistenziali coordinando in modo trasversale più strutture, superando così le organizzazioni a compartimenti stagni e puntando su modelli orientati verso il cittadino. Si tratta dunque di una modalità organizzativa che non solo migliorerà l’efficienza gestionale ma promuoverà soprattutto la qualità dell’assistenza e dei servizi sanitari resi agli utenti”.
02 luglio 2018
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