Apnee ostruttive notturne legate a iperintensità della sostanza bianca del cervello
Uno studio tedesco avanza l’ipotesi che le apnee notturne del sonno siano associate a iperintensità della sostanza bianca del cervello. Il lavoro ha preso in considerazione i dati clinici e di imaging di 529 persone arruolate per uno studio osservazionale sulla popolazione
13 OTT -
(Reuters Health) – Le apnee ostruttive del sonno (OSA) sarebbero associate a iperintensità della sostanza bianca del cervello (WMH). L’ipotesi arriva da uno studio tedesco pubblicato da JAMA Network Open. La ricerca è stata guidata da
Helen Zacharias e Hans Grabe, dell’Università di Greifswald.
Le WMH sono collegate a un aumento del rischio di demenza, declino cognitivo, ictus, depressione e altre condizioni neurologiche, nonché morte. Per la ricerca, il team ha analizzato i dati clinici e di imaging di 529 persone arruolate nello Study of Health in Pomerania-Trend baseline, uno studio osservazionale basato sulla popolazione generale che indaga le relazioni tra fattori di rischio comuni, disturbi e malattie.
Le OSA sono state diagnosticate tramite una valutazione dell’indice apnea-ipopnea (SHI) e dell’indice di desaturazione dell’ossigeno (ODI) durante una polisonnografia notturna, mentre i dati sulla WMH sono stati ricavati da immagini di risonanza magnetica. Dai risultati è emerso che, complessivamente, il 40% degli individui soffriva di OSA, secondo i criteri AHI, e il 19% secondo i criteri ODI, con una media di 3,75 eventi l’ora.
Inoltre, sia AHI che ODI erano significativamente associati a volumi di WMH cerebrali, associazioni che persistevano anche in presenza di ulteriori fattori di rischio vascolari, metabolici e di stile di vita per la WMH.
Infine, analisi specifiche sulle regioni interessate dalla WMH hanno evidenziato associazioni più evidenti tra volumi periventricolari frontali e sia AHI che ODI e tra volumi periventricolari dorsali e AHI. “L’associazione significativa e robusta tra OSA e lWMH potrebbe indicare un nuovo meccanismo patogeno della malattia cerebrale potenzialmente curabile prendendo di mira le apnee”, hanno sottolineato gli autori.
Fonte: JAMA Network Open
Marilynn Larkin
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
13 ottobre 2021
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Scienza e Farmaci
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy