Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 23 NOVEMBRE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Nei bambini, adiposità associata a riduzione sensibilità all’insulina


Bambini con elevate quantità di grasso corporeo avrebbero una ridotta sensibilità all’insulina, indipendentemente dall’indice di massa corporea. A evidenziarlo sono stati i risultati del Childhood Health, Activity, and Motor Performance School Study, condotto in Danimarca (Champs study-Dk)

04 APR - (Reuters Health) –Alcuni ricercatori danesi e australianii, coordinati da Timothy Fairchild della Murdoch University di Murdoch, hanno esaminato l’associazione tra sensibilità all’insulina e adiposità in 642 bambini, suddivisi in base all’indice di massa corporea e all’adiposità evidenziata mediante assorbimetria a doppi raggio X. Fairchild e colleghi hanno usato le percentuali di grasso corporeo, pari al 25% nei ragazzi e al 30% nelle ragazze, come limiti per classificare l’adiposità, oltre ai criteri dell’International Obesity Task Force per identificare l’indice di massa corporea come normale, sovrappeso o obeso.

I risultati
Dai risultati sarebbe emerso che i bambini normopeso/senza adiposità avevano punteggi di insulino-resistenza inferiori del 24,6% rispetto ai bambini normopeso/con adiposità, del 44,8% in meno rispetto ai bambini obesi/con adiposità e del 31% in meno rispetto ai bambini sovrappeso o obesi/senza adiposità. E i risultati sarebbero stati statisticamente significativi. Infine, ci sarebbe stata una relazione simile tra peso all’inizio/stato di adiposità e il punteggio di insulino-resistenza a due anni dall’inizio dello studio. L’attività cardiorespiratoria avrebbe ridotto l’entità dell’associazione tra grasso corporeo elevato e resistenza all’insulina di circa il 9%.

“Il dato più sorprendente era l’elevato numero di bambini che non erano sovrappeso/obesi ma che avevano comunque un’eccessiva percentuale di grasso corporeo, pari all’8% dei bambini”, ha dichiarato Fairchild. “Questo significa che una buona parte di bambini che non sembrano sovrappeso/obesi hanno invece un’adiposità eccessiva e questi bambini stanno già mostrando segni di insulino-resistenza rispetto ai loro coetanei”, ha sottolineato l’esperto alla Reuters Health.

“Il monitoraggio del peso e dell’attività fisica nelle scuole potrebbe essere una soluzione – ha sottolineato Fairchild -. I test da usare, tra l’altro, richiedono poche attrezzature e la misurazione di peso e altezza non è costosa”, ha spiegato. Inoltre, sarebbe utile “incoraggiare l’attività fisica in tutti i bambini, indipendentemente dal loro indice di massa corporea, anche se l’allenamento nei bambini è diverso da quello degli adulti, e dovrebbe essere più sporadico e vario”, ha concluso il ricercatore australiano.

Fonte: International Journal of Obesity

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

04 aprile 2018
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy