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Giornata mondiale alimentazione: sono 815 milioni le persone affamate nel mondo


Le strategie devono essere sicuramente multisettoriali, multidisciplinari e multistakeholder, per essere efficaci ed efficienti ed in linea con i principi di Oms e Fao. Il ministero della Salute italiano sta portando avanti politiche sanitarie, per la promozione della corretta alimentazione e la lotta alla malnutrizione in tutte le sue forme creando partenariati per migliorare gli interventi.

17 OTT - Giornata mondiale dell’Alimentazione 2017 dedicata quest’anno alle migrazioni e la sicurezza alimentare, con il titolo “Cambiamo il futuro delle migrazioni. Investiamo nella sicurezza alimentare e nello sviluppo rurale”.
 
Alla celebrazione della Giornata mondiale Papa Francesco ha invitato i governi di tutto il mondo a collaborare per rendere l'emigrazione una scelta più sicura e volontaria, sostenendo che garantire la sicurezza alimentare per tutti richiede di affrontare i cambiamenti climatici e la fine dei conflitti. Il Papa ha lanciato il suo appello in occasione della giornata che si è celebrata presso la sede della Fao. Il tema di quest'anno evidenzia come per affrontare l'emigrazione occorrano investimenti nella sicurezza alimentare e nello sviluppo rurale.
 
La Giornata Mondiale dell'Alimentazione è stata segnata quest'anno dal dato che la fame è aumentata per la prima volta in oltre un decennio, colpendo 815 milioni di persone, vale a dire l'11% della popolazione mondiale. L'aumento è dovuto in gran parte alla proliferazione di conflitti violenti e agli shock legati al clima, che sono anche i fattori principali dell'emergenza emigrazione.
 
I flussi migratori, a livello globale, sono notevolmente aumentati negli ultimi decenni, sia a cause di conflitti sia per disastri naturali (per questo anche i cambiamenti climatici vengono considerati un importante driver). Rivestono rilevanza, come cause determinanti, anche i fattori socioeconomici (povertà, mancanza di lavoro) e quelli ambientali (esaurimento delle risorse naturali, mancanza di terreni adatti alle coltivazioni, carenza di cibo).
 
Il più alto numero di persone mai registrato dalla Seconda guerra mondiale è stato costretto ad abbandonare le proprie case a causa dell'aumento dei conflitti e dell'instabilità politica. Ma anche la fame, la povertà, ed un incremento degli eventi meteorologici estremi legati ai cambiamenti climatici sono fattori importanti che contribuiscono alla sfida della migrazione.
 
Spostamenti così imponenti di persone oggi presentano delle sfide complesse che esigono un’azione globale. Molti migranti arrivano in paesi in via di sviluppo creando tensioni laddove le risorse sono già scarse, ma la maggioranza, circa 763 milioni, si spostano nell’ambito dei propri paesi anziché all’estero.
 
I tre quarti degli estremamente poveri, basano il proprio sostentamento sull’agricoltura o altre attività rurali. Creare le condizioni che permettano alle persone rurali, specialmente ai giovani, di rimanere nel proprio paese, qualora sussistano le condizioni di sicurezza, e di disporre di mezzi di sussistenza più resilienti, è una componente cruciale di qualsiasi piano per affrontare la sfida della migrazione.
 
Una delle sfide principali della comunità internazionale, per sconfiggere povertà e malnutrizione, è garantire un equilibrio del food system con “accesso” al cibo per tutti (food security), assicurando, allo stesso tempo,  “sicurezza” alimentare (food safety),tramite azioni intergovernative in ambito agricoltura, salute, economia, ambiente, relazioni internazionali e cooperazione allo sviluppo.
 
Per un food system sostenibile, in grado di contrastare anche le migrazioni, risulta prioritario adottare strategie di food safety and food security di breve, medio e lungo periodo, per contrastare sia le cause dei fenomeni migratori (agricoltura sostenibile, cooperazione allo sviluppo, diffusione di diete locali) sia  gli stessi effetti sul food system che possono mettere a rischio la salute dei migranti (malnutrizione per abbandono di abitudini alimentare tradizionali, diete sbilanciate e carenze nutrizionali).
 
Le strategie in questione devono essere sicuramente multisettoriali, multidisciplinari e multistakeholder, per essere efficaci ed efficienti ed in linea con i principi di Oms e Fao.
 
Il ministero della Salute, con la Direzione Generale per l’Igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, tenuto conto delle indicazioni fornite da 2° Conferenza Internazionale sulla nutrizione (ICN2, 2014), dall’Agenda 2030, dalla Carta di Milano (2015), dal Milan Urban Food Policy Pact e dalla Decade di Azioni sulla Nutrizione ONU 2016-25, sta portando avanti politiche sanitarie, per la promozione della corretta alimentazione e la lotta alla malnutrizione in tutte le sue forme (triplo burden: deficit di micronutrienti, obesità e malnutrizione per difetto) creando partenariati tra più parti interessate, per migliorare i relativi interventi, con una chiara strategia multisettoriale e multistakeholder e  specifici piani di sviluppo.
 
In questi anni il ministero della Salute ha dimostrato la sua forte volontà di incrementare, sempre di più, il livello di dialogo con le istituzioni internazionali e con le Organizzazioni ed Agenzie come FAO e OMS, al fine di coordinare azioni intersettoriali in ambito Food System, anche nell’ottica di una collaborazione allargata agli stakeholder del settore.
 
Recentemente, proprio per dar seguito a quanto richiesto dalla risoluzione Onu per la Decade della Nutrizione, è stato istituito il Tavolo Italia Decade per la Nutrizione con l’obiettivo di individuare programmi operativi in linea con i SDGs (Sustainable Development Goals) e azioni specifiche da implementare per la lotta al triplo burden.
 
Inoltre, a settembre 2017, si è insediato il Tavolo tecnico sulla sicurezza nutrizionale (TaSiN), che svolge funzioni di “osservatorio” per coordinare le iniziative legate alla sorveglianza nutrizionale e per stabilire gli orientamenti educazionali e formativi sulla corretta alimentazione.
 
Il tema del Food System sarà affrontato anche nel G7 salute di novembre, per ribadire l’importanza di questo settore per la salute, in un’ottica di approccio One Health.
 

17 ottobre 2017
© Riproduzione riservata

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