Funzionano le ovaie “artificiali” coltivate in laboratorio
di Andrew M. Seaman
Un gruppo di ricercatori di Chicago ha scoperto un metodo per creare ovaie artificiali coltivate in laboratorio che, in futuro, potrebbero rappresentare un’opportunità per le donne non fertili a causa di tumori o altre malattie dell’apparto riproduttivo
18 MAG -
(Reuters Health) –
Teresa Woodruff e colleghi, della Northwestern School of Medicine di Feinberg, a Chicago, hanno impiantato con successo ovaie artificiali coltivate in laboratorio in topi femmina sterilizzati che successivamente all’impianto sono stati in grado di procreare e avere dei cuccioli. I ricercatori sono entusiasti dei loro risultati; le ovaie correttamente funzionanti producono ovociti e anche estrogeni.
La metodica
I ricercatori hanno ‘stampato’ una struttura in 3-D ottenuta da inchiostri biologici che potesse fare da sostegno ai follicoli ovarici, che “sono sacchi pieni di liquidi che contengono uova immature”. “Da questo siamo riusciti a mettere in atto dei follicoli ovarici e i follicoli poi hanno funzionato”, ha spiegato
Woodruff. Le ovaie prodotte in laboratorio sono state poi impiantate nei topi che hanno procreato naturalmente e che sono stati anche in grado di nutrire i cuccioli producendo latte. Per arrivare all’uomo occorreranno naturalmente molti altri esperimenti.
Fonte: Nature Communications 2017
Andrew M. Seaman
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)
18 maggio 2017
© Riproduzione riservata
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