Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 23 NOVEMBRE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Ictus. Studio italiano: con emicrania è associato a dissezione arteria cervicale

di Megan Brooks

La prersenza di emicrania, in particolare quella senza aura, può costituire un sintomo caratteristico di ictus ischemico dovuto a una dissezione dell’aorta cervicale. Questa evidenza emerge da uno studio italiano pubblicato da JAMA Neurology.

07 MAR - (Reuters Health) – Uno studio condotto dall’Università degli Sudi di Brescia, e pubblicato su JAMA Neurology, ha evidenziato un’associazione tra emicrania e dissezione dell’arteria cervicale (CEAD), una comune causa di ictus ischemico (IS), nei giovani e negli adulti di mezza età. Nei pazienti giovani con ictus ischemico l’emicrania è stata costantemente associata a dissezione dell’arteria cervicale, suggerendo “possibili meccanismi biologici comuni alla base dei due disturbi,”come scrivono Alessandro Pezzini e colleghi, dell’Università degli Studi di Brescia, nell’articolo pubblicato.

Lo studio
Il team ha studiato pazienti (di età compresa tra 18 a 45 anni) inclusi nel Project on Stroke at Young Age (IPSYS), uno dei più grandi registri di pazienti con ictus ischemico a insorgenza precoce. E i ricercatori hanno dapprima evidenziato che su un totale di quasi 2.500 pazienti, il 13,4% presentava ictus ischemico – dissezione dell’arteria cervicale, mentre l’86,6% aveva avuto un ictus ischemico senza dissezione dell’arteria cervicale. L’emicrania era più comune nel gruppo con dissezione dell’arteria cervicale (31% vs. 24%, p = 0,01) e la differenza era in gran parte dovuta alla presenza di emicrania senza aura (24% vs. 16%, p <0,001).
 
Dopo aggiustamento per i fattori confondenti rilevanti, l’emicrania senza aura è risultata significativamente e indipendentemente associata a ictus ischemico con dissezione dell’arteria cervicale (odds ratio, 1.74). L’associazione era più marcata (OR, 1.99) nei maschi e in particolare in quelli di età inferiore ai 40 anni (OR, 1.82). I ricercatori, infine, non hanno rilevato alcuna associazione significativa tra ictus ischemico con dissezione dell’arteria cervicale e presenza di emicrania con aura.

Le conclusioni
Pezzini ha osservato che l’emicrania è un “disturbo neurovascolare comune, molto frequente nella popolazione generale e con un decorso benigno nella maggior parte dei casi. I nostri risultati, tuttavia, sottolineano che, in alcuni casi, la malattia potrebbe favorire lo sviluppo di anomalie strutturali dei vasi cerebrali, le quali, a loro volta, potrebbero portare a sanguinamento nella parete arteriosa (dissezione) e ischemia cerebrale. In futuro sono auspicabili studi centrati sui meccanismi che legano l’emicrania e la dissezione dell’arteria cervicale. In particolare, si dovrebbe concentrare l’attenzione sulle anomalie funzionali della parete arteriosa nelle persone affette da emicrania e in quelli con dissezione dell’arteria cervicale “.
 
Questo studio secondo gli autori ha punti di forza e limitazioni. Tra i primi vi è la progettazione prospettica, il gran numero di partecipanti, la valutazione standardizzata dei fattori di rischio vascolare, la conferma della diagnosi di emicrania da parte dei neurologi, le caratteristiche demografiche simili e il fenotipo clinico della coorte analizzata, che può ridurre i fattori confondenti. Le limitazioni si inscrivono sostanzialmente nella natura osservazionale dello studio. Inoltre, poiché i ricercatori non hanno valutato la frequenza dell’emicrania e la gravità o la frequenza delle aure, non sono stati in grado di valutare se l’associazione osservata variasse o meno in base a modelli specifici di emicrania.
 
”I meccanismi attraverso i quali l’emicrania potrebbe aumentare la propensione individuale alla dissezione dell’arteria cervicale – concludono Pezzini e colleghi – rimangono non provati, ma ci sono argomenti convincenti per ritenere che vi siano strade biologiche comuni alla base dei due disturbi. Tra questi, la comune predisposizione genetica e la disfunzione endoteliale sembrano le più plausibili”.

Fonte: JAMA Neurology 2017

Megan Brooks

(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)

07 marzo 2017
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy