Spesa farmaceutica. Report Aifa gennaio-agosto 2016. Conti in rosso per quasi 1,7 mld. Sfondato sia tetto ospedaliera (+1,27 mld) che territoriale (+413 mln). In calo la spesa in farmacia (-3,2%)
Inarrestabile invece la crescita della distribuzione diretta delle Asl con un incremento della spesa di oltre il 23%. Aumentano anche i ticket. A crescere però è la quota da pagare se si sceglie un branded invece che un generico, mentre calano i ricavi dal ticket fisso sulla ricetta. IL REPORT AIFA
19 DIC - Pubblicato da Aifa il monitoraggio della spesa farmaceutica 2016 con i dati dei primi 8 mesi dell’anno. La spesa territoriale, tra farmacie e distribuzione diretta (senza pay back e senza innovativi) raggiunge i 8.806 milioni di euro e sfonda il tetto programmato di 413 milioni.
La spesa ospedaliera si assesta invece sul 3.995 milioni e sfonda il tetto di ben 1.271milioni di euro (si è speso in sostanza il 47% in più rispetto a quanto programmato).
Ticket. Continua a salire (+1,3% rispetto a stesso periodo 2015) il conto per i cittadini che in ogni caso hanno compartecipato al costo dei farmaci tra gennaio e agosto per ben 1,028 mld di cui 680 milioni per la quota di differenza di prezzo tra generico e branded e la restante parte come ticket fisso sulla ricetta.
Spesa farmaceutica convenzionata (farmacia). In continua discesa invece la spesa lorda convenzionata tramite farmacie. Nei primi 8 mesi del 2016 è stata di 7.073 milioni, in calo di 237 milioni rispetto allo stesso periodo del 2015 (-3,2%).
La netta farmacia (depurata di sconti a carico della filiera e ticket a carico dei cittadini) è stata invece di 5.482 milioni, con un decremento di 230 milioni rispetto all’anno passato (-4%).
Le ricette passate per il canale farmacia sono state 391milioni, con una diminuzione del 2% rispetto all’anno precedente.
Il calo maggiore della spesa attraverso il canale farmacia si è registrato in Valle d’Aosta (-23,1%) ma è presente in tutte le Regioni.
Il ticket versato dai cittadini tra gennaio e agosto 2016 è stato di 1.028,1 milioni di euro, in aumento (+1,3% rispetto al 2015). Ma se si scorpora il dato si conferma che ad aumentare, in particolare, è stato l’ammontare della quota da pagare in caso si scelga un branded rispetto all’equivalente rimborsato dal Ssn che ha subito un incremento dell’2,9% rispetto al 2015. Al contrario l’ammontare del ticket fisso su ricetta è calato in percentuale quasi analoga (-1,6%).
La spesa per distribuzione diretta. Continua il boom per l’erogazione dei farmaci dal canale diretto delle Asl anche nei primi 8 mesi di quest’anno con un aumento del 23,1% rispetto al 2015 e un conto economico 2016 di 3.685,3 mln di euro rispetto agli 2.9925 mln dell’anno precedente.
Per quanto riguarda il tetto programmato, che per l’insieme della spesa territoriale corrisponde all’11,35% del Fondo sanitario, l’Aifa prende a base di calcolo una spesa complessiva territoriale pari a 8.807 milioni (spesa al netto anche dei farmaci del fondo degli innovativi e dei pay-back delle Aziende Farmaceutiche a beneficio delle Regioni) e calcola uno sfondamento nazionale di 413,1 milioni di euro.
Nei primi tre mesi del 2016 sono 11 le Regioni a sfondare il tetto territoriale con la Sardegna che si conferma in testa a questa classifica in termini di percentuale di sfondamento.
Spesa farmaceutica ospedaliera. La spesa calcolata da Aifa ai fini della verifica del rispetto del tetto programmato del 3,5% del Fsn (e quindi al netto della spesa per distribuzione diretta dei farmaci classificati in fascia A, della spesa per vaccini e della spesa per medicinali di fascia C e C-bis e al netto dei pay-back versati dalle Aziende Farmaceutiche a beneficio delle Regioni) è stata di 3.995 milioni di euro e ha sfondato il tetto di ben 1.278 mln.
Il tetto è stato sfondato in tutte le Regioni, tranne che nella PA di Trento.
Spesa farmaceutica territoriale ed ospedaliera nel periodo gennaio-agosto 2016 e verifica del rispetto del tetto di spesa del 14,85%, per regione
19 dicembre 2016
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