Infanzia. Il progetto “Rete pediatri contro abusi sui bimbi” sbarca a Tirana
Lanciato e sostenuto con un investimento di un milione di euro da Menarini, insieme a Telefono Azzurro, Fimp e Sip è stato presentato Congresso internazionale della Albanian Pediatric Society a oltre 500 pediatri dell’area Balcanica, Romania, Svizzera, Turchia. Chiesto al Governo albanese lo sviluppo di un analogo progetto
18 OTT - Oltrepassa i confini italiani e arriva a Tirana il progetto “Rete pediatri contro abusi sui bimbi” incassando il placet dei pediatri albanesi che hanno chiesto ai rappresentanti del Governo albanese di sviluppare un analogo progetto.
Lanciato e sostenuto dalla industria farmaceutica Menarini insieme a Telefono Azzurro, alla Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp), alla Società Italiana di Pediatria (Sip) e all’Associazione Ospedali Pediatrici Italiani (Aopi) è stato presentato da
Luigi Nigri della Fimpal Congresso internazionale della Albanian Pediatric Society a Tirana, a oltre 500 pediatri provenienti oltre che dall’area Balcanica, da Romania, Svizzera, Turchia.
Il progetto “Rete pediatri contro abusi sui bimbi”, il primo al mondo di questo tipo, è stato sostenuto con un investimento di un milione di euro da Menarini. Prevede la creazione su tutto il territorio nazionale di una rete antiabuso di 15mila pediatri e medici di base “sentinella”. Medici allenati da camici bianchi trainers, a riconoscere i segnali inespressi dell’abuso, sentinelle appunto in grado di individuare il disagio dei minori e informare e fornire consigli qualificati ai colleghi.
“È una iniziativa di grande spessore scientifico e sociale che dimostra quanto efficiente sia la pediatria italiana nell’adeguarsi a quelli che sono i bisogni di salute e di benessere dei bambini e delle loro famiglie” ha commentato
Anila Godo, presidente della Albanian Pediatric Society, direttore del Dipartimento di Pediatria del Centro Ospedaliero Universitario Madre Teresa ed ex Ministro della Salute del paese delle aquile. “È un segnale molto importante – ha aggiunto – ed un esempio da seguire quello della Menarini, che dimostra la vicinanza al mondo pediatrico non solo con attività di ricerca sui farmaci ma con sostegno ad un progetto che tocca le coscienze di ciascuno di noi, augurandoci che questo esempio possa essere seguito da altre importanti realtà del mondo economico in ogni paese”.
Un augurio raccolto anche da
Ersilia Buonomo, del dipartimento di Biomedicina e Prevenzione della Università Tor Vergata di Roma, da sempre impegnata attivamente su queste tematiche: “I pediatri italiani con storica sensibilità verso i problemi sociali dei bambini – ha sottolineato – lentrano a colmare un vuoto assistenziale verso realtà complesse finora trascurate. Mi auguro che si possa fare rete con tutte le parti sociali ed istituzionali incluso il mondo del volontariato, per gestire in maniera efficace questo delicato problema per il bene dei bambini e delle loro famiglie.”
18 ottobre 2016
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