Accesso ai farmaci. Gsk lancia la proprietà intellettuale “flessibile”
Gsk offre un importante contributo all’ampliamento dell’accessibilità ai farmaci. E lo fa con una decisione che riguarda la proprietà intellettuale dei brevetti. L’azienda ha deciso di renderla flessibile sulla base della capacità economica dei singoli Paesi, ritenendo che la flessibilità nel campo della proprietà intellettuale possa aiutare a fronteggiare le pressanti sfide sanitarie nei Paesi in via di sviluppo.
31 MAR - In altre parole, per i Paesi meno sviluppati e per quelli a basso reddito GSK non depositerà i brevetti di propri farmaci, in modo da offrire chiarezza e fiducia alle aziende produttrici di farmaci generici operanti in quei contesti. Per i Paesi a medio reddito, in linea generale GSK registrerà i brevetti, ma punterà ad offrire e concordare le licenze per consentire la fornitura di versioni generiche dei farmaci GSK, per dieci anni, riducendo così le royalty sulle vendite in questi Paesi. Questa offerta sarà proposta anche a quei Paesi a basso reddito che miglioreranno nel periodo le loro condizioni economiche e la loro crescita. Infine, per i Paesi ad alto e medio reddito e per tutti i Paesi del G20, l’azienda continuerà a ricercare la protezione totale dei brevetti. Tutti i farmaci di GSK presenti nella lista dei farmaci essenziali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità saranno interessati da questa operazione.
È stato il CEO dell’azienda, Sir
Andrew Witty, a comunicare queste novità sulla proprietà intellettuale in occasione del meeting odierno dell’High Level Panel on Access to Medicines dell’ONU. L’High Level Panel on Access to Medicines dell’ONU, riunito dal Segretario Generale
Ban Ki-moon, raccoglie esperti dell’industria, della sanità pubblica, dei diritti umani e del settore legale: l’obiettivo è considerare un’ampia gamma di approcci per promuovere l’innovazione e l’accesso alle cure sanitarie in tutto il mondo.
L’impegno in oncologia
GSK ha anche manifestato la volontà di impegnare il proprio futuro portfolio oncologico in un pool di brevetti e esplorerà questa idea con il Medicines Patent Pool (MPP) per aiutare ad affrontare la crescente incidenza dei tumori nei paesi in via di sviluppo. L’obiettivo è quello di rendfere disponibili versioni generiche delle terapie GSK di futura generazione nell’ambito dell’immuno-oncologia e dell’epigenetica, attualmente in fase di sviluppo clinico. Queste potrebbero quindi diventare disponibili nei Paesi più poveri e a basso reddito e in alcune nazioni a medio reddito, ovviamente se e quando questi trattamenti saranno approvati dalle autorità regolatorie. GSK si adopererà anche per rendere liberamente accessibili le informazioni sul proprio portfolio presente e futuro.
L’implementazione di queste proposte sarà soggetta alle normative locali. GSK provvederà ora a consultare i partner licenziatari e quelli impegnati in accordi di co-sviluppo su questi cambiamenti.
31 marzo 2016
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