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Accordo Zcube e University of California per lo sviluppo di farmaci innovativi


L’azienda italiana potrà utilizzare la la microtecnologia sviluppata dall’istituto americano per lo sviluppo di farmaci che vengano rilasciati soltanto in aree selezionate del tratto gastrointestinale.

28 FEB - Zcube srl, research venture di Zambon Co. SpA e l’University of California San Francisco hanno stipulato un accordo che consentirà a Zcube di utilizzare la microtecnologia sviluppata dall’università americana per la somministrazione mirata di farmaci su specifici distretti dell’organismo.Una soluzione innovativa in grado di aumentare la sicurezza dei medicinali, agire direttamente nelle zone interessate dalla malattia e diminuire la quantità di farmaco presente in ogni dose. Il dispositivo avrà la forma di una normale pillola al cui interno saranno però posizionati microscopici sistemi di trasporto del farmaco.
Nei primi due anni l’accordo prevede il supporto della ricerca effettuata dal gruppo di ricercatori guidato di Tejal Desai presso l'University of California per la somministrazione di farmaci direttamente in aree selezionate del tratto gastrointestinale, in particolare nell’intestino tenue e nel colon.
Il microdevice somiglia a un piccolo cerotto rettangolare con un reservoir contenente il farmaco. Centinaia di queste strutture, ciascuna larga come un capello umano, saranno inserite in una pillola dalle dimensioni normali, che dopo dissoluzione nel tratto gastrico li rilascerà nell’intestino. I microdevice si fisseranno poi sul tratto gastrointestinale selezionato e rilasceranno i farmaci direttamente sul rivestimento intestinale per poi, infine, venire eliminati.
“Questa è una partnership innovativa perché va oltre la licenza di una tecnologia, finanziando l’innovazione anche in fase precoce dei sistemi di somministrazione dei farmaci”, ha commentato Tejal Desai, professore di Bioengineering and Therapeutic Sciences alla University of California School of Pharmacy. “Questa ricerca è esattamente ciò di cui avevamo bisogno per validare il funzionamento di questi sistemi innovativi.”
Il sistema ha l’obbiettivo di realizzare nuove soluzioni terapeutiche per diverse malattie,come il morbo di Chron e sindromi da intestino irritabile.
Se indirizzato propriamente in altre aree dell’intestino, il dispositivo può aumentare significativamente la quantità di farmaco che raggiunge il flusso sanguigno del paziente favorendo l’assorbimento di principi attivi altrimenti difficilmente utilizzabili.
“Una tecnologia innovativa che migliora sensibilmente sia i farmaci già esistenti sia nuovi agenti terapeutici è l’obiettivo principale di Zcube. La tecnologia sviluppata dalla University of California è un’innovazione di altissimo livello per la somministrazione orale di terapie singole e multiple, apportando significativi vantaggi per moltissimi pazienti affetti da diverse malattie”, ha dichiarato Lorenzo Pradella, General Manager di Zcube. 

28 febbraio 2011
© Riproduzione riservata

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