Divieto fumo in auto. I medici: “Bene ma necessario sensibilizzare i genitori su quello di ‘terza mano’”
Quando i derivati della combustione si depositano sugli abiti e sulla tappezzeria e possono essere inalati dai bambini. Per sensibilizzare le famiglie partirà da ottobre la prima campagna educazionale nazionale dedicata ai bambini. Il presidente della Società per le malattie respiratorie infantili (Simri) Renato Cutera: “I provvedimenti proposti dal Ministro Lorenzin sono necessari. Ma occorre sensibilizzare le giovani famiglie”.
24 LUG - "Noi pediatri siamo i primi ad attivarci per rendere più consapevoli i genitori sui danni del tabagismo. Molte persone ad esempio non sanno che oltre al fumo attivo e passivo esiste anche quello di 'terza mano': quando i derivati della combustione si depositano sugli abiti e sulla tappezzeria e possono essere inalati dai bambini, se sono presi in braccio o messi nel seggiolini in auto. Approviamo fortemente
la nuova manovra del Ministero della Salute, che interviene con misure ancor più restrittive a tutela della salute dei bambini. Ma sono necessari anche attività educazionali e di sensibilizzazione per i genitori.” È questa la posizione della Società italiana per le malattie respiratorie Infantili (Simri) espressa dal presidente,
Renato Cutrera, sulla proposta di legge voluta dal Ministro
Beatrice Lorenzin che vieta il fumo in auto e nelle aree esterne agli ospedali pediatrici.
“Troppe persone smettono di fumare davanti ai primi sintomi di bronchite cronica o di tumore del polmone, quando è ormai tardi - sottolinea il presidente Simri-. Molta attività di informazione e dissuasione dal tabacco viene riservata ai medici di Medicina Generale e agli pneumologi dell’adulto. Ma in questa guerra contro l’aumento delle malattie respiratorie correlate al fumo anche il pediatra può fare molto. Le giovani coppie con un bambino, infatti, s’interfacciano più spesso col pediatra che con il proprio medico di base. I pediatri di famiglia e i medici pediatri specialisti possono quindi avere un ruolo educativo nei confronti delle famiglie. Proprio i figli possono essere un veicolo importante di informazione e sensibilizzazione nei confronti degli adulti. Il comportamento dei genitori incide ricade sullo stile di vita dei bambini: i figli di fumatori hanno un rischio doppio di diventare fumatori a loro volta – continua Cutrera –. Il 25% dei bambini italiani in età prescolare soffre di bronchite asmatica o respiro sibilante, in età scolare il 10% soffre di asma. Pertanto in sette casi su dieci i sintomi possono regredire dopo i 7 anni. Ma anche in quelli che 'guariscono' se diventeranno fumatori il rischio di sviluppare bronco pneumopatie in età adulta è molto elevato. La nostra società è impegnata da anni a diffondere tra la popolazione e in particolare a genitori, bambini e adolescenti la cultura delle prevenzione".
Questi temi saranno al centro del XIX Congresso Nazionale della Società a Torino, dal 22 al 24 Ottobre. “Ne discuteremo insieme con gli pneumologi italiani, i pediatri pneumologi, i medici pediatri e i pediatri specialisti - evidenzia Cutrera -. A chiusura del congresso allestiremo un grande spazio educazionale per incontrare le scolaresche, gli insegnanti e i genitori”. Andrà in scena così il primo appuntamento di una nuova campagna dal titolo “Diamo un Calcio al Fumo”, che vuole esprimere attraverso il linguaggio dello sport e del calcio, in particolare, l’importanza della prevenzione.
“Sarà una campagna che coinvolgerà gli istituti scolastici, in particolare i bambini di quinta elementare e agli adolescenti di prima e seconda media inferiore – sottolinea il presidente Simri –. Organizzeremo all’interno dell’Auditorium Lingotto di Torino, un mini torneo di calcio, con campetti di gioco e porte con birilli a forma di sigaretta. L’idea è spingere i bambini a comprendere la pericolosità del fumo, a consideralo un nemico, che si può abbattere come un birillo, con coscienza e forza di volontà. È previsto anche un concorso a premi per le scuole: esperti SIMRI terranno incontri informativi e ludici in alcuni istituti scolastici. Tutte le classi partecipanti saranno invitate a realizzare elaborati sui temi trattati. I disegni e i lavori saranno esposti nella sede del convegno e in ogni presidio scolastico aderente. Le scuole saranno premiate con un piccolo compenso economico da devolvere alle attività di formazione ed educazione a sani stili di vita. A tutti i bambini saranno distribuiti gadget e opuscoli informativi”.
La campagna avrà un testimonial sportivo di eccezione, l’allenatore
Massimiliano Allegri, e sarà sostenuta, tra gli altri, da Walce, l’organizzazione no profit, presieduta da
Silvia Novello, impegnata in campagne di sensibilizzazione contro il fumo su tutto il territorio nazionale. “Sarà un’occasione di informazione e divertimento, anche grazie alla presenza di calciatori del Torino e della Juventus. – conclude Cutrera – La loro presenza ed esperienza di vita diverrà un modello di riferimento per i più piccoli. Così potremo lanciare un messaggio chiave: Diamo tutti insieme un Calcio al Fumo”.
24 luglio 2015
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