Linfoma di Hodgkin. Gravidanze sicure anche dopo il trattamento
A suggerirlo è una ricerca condotta dalla University Children's Hospital di Munster (Germania). Le donne trattate per il linfoma di Hodgkin prima dei 18 anni "possono essere rassicurate sul fatto che potranno avere una gravidanza con esiti positivi e che potranno dare alla luce un bambino sano”.
26 MAG -
(Reuters Health) - Le donne trattate per il linfoma di Hodgkin durante l’infanzia e l'adolescenza hanno le stesse probabilità di dare alla luce un bambino sano delle loro coetanee che non hanno avuto il tumore. A suggerirlo è una ricerca condotta dalla University Children's Hospital di Munster (Germania). Sulla base dei dati provenienti da uno studio longitudinale prospettico, le donne trattate per il linfoma di Hodgkin prima dei 18 anni "possono essere rassicurate sul fatto che potranno avere una gravidanza con esiti positivi e che potranno dare alla luce un bambino sano”, dicono
Jurgen Bramswig e colleghi, autori dello studio pubblicato su Lancet Oncology online l'8 maggio.
I ricercatori hanno valutato il tasso di maternità in 467 donne che hanno sconfitto il linfoma di Hodgkin, diagnosticato prima dei 18 anni, e che hanno partecipato a uno dei cinque studi clinici di trattamento del linfoma di Hodgkin tra il 1978 e il 1995. Tutte le donne erano state seguite per almeno cinque anni, erano in remissione completa dalla malattia e non avevano avuto un secondo cancro o linfoma di Hodgkin prima di diventare mamme. Complessivamente, 228 donne (49%) hanno avuto un totale di 406 bambini (una media di 1,78 figli per madre).
"La maternità è risultata simile tra le sopravvissute al linfoma di Hodgkin di età compresa tra 20-39 anni e la popolazione di controllo femminile tedesca presa in esame", sottolineano gli autori in una nota. Nelle donne, di età compresa tra i 40 e i 44 anni, che invece avevano ricevuto una radioterapia pelvica il tasso di maternità è risultato essere ridotto, rispetto alle pazienti che avevano affrontato una terapia con radiazioni addominali. Infine, si sono registrate malformazioni congenite solo nell’1% dei casi, quindi in tre bambini dei 406 (estrofia vescicale, doppio rene e malformazione cistica).
Fonte: Lancet Oncol 2015
Reuters Staff
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
26 maggio 2015
© Riproduzione riservata
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