Allergie. Bernardini (SIAIP): “Su 10 bambini considerati allergici, 3 non lo sono”. Ecco il documento di ‘choosing wisely’ della SIAIP
Più del 30% dei bambini ritenuti allergici non lo è realmente. A dirlo, oggi, la Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica, che ha realizzato un documento di ‘choosing wisely’, nell’obiettivo di perseguire l’appropriatezza diagnostico-terapeutica. Il testo contiene 16 consigli su cosa fare ma soprattutto cosa non fare in questi casi. Ecco il documento
11 MAG - Il dato reale riferisce che il 35-40% dei ragazzi in età pediatrica presenta un’allergia che può essere alimentare, respiratoria (asma bronchiale e oculorinite), da farmaci, da veleno di imenotteri oppure da lattice; ma oltre il 30% dei bambini che vengono considerati allergici non lo sono realmente. Ad affermarlo, è la Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP), presieduta dal Professor
Roberto Bernardini (in foto).
Nell’ottica dell’appropriatezza diagnostico-terapeutica in materia di allergologia pediatrica, la SIAIP ha approvato un
documento relativo allo ‘choosing wisely’ (‘scegliere con saggezza’), che indica cosa fare, ma soprattutto cosa non fare in questo campo per la salute del bambino. Il documento è riportato in allegato al testo.
“Si tratta di sedici consigli pratici”, ha spiegato
Roberto Bernardini, Presidente della SIAIP e direttore della UOC Pediatria presso l’Ospedale San Giuseppe di Empoli, “basati sull’evidence based medicine (ebm), le evidenze scientifiche, per poter effettuare una scelta corretta in alcune delle più comuni situazioni che si possono presentare nella pratica di tutti i giorni. Un documento predisposto dalle Commissioni SIAIP, elaborato dal Consiglio Direttivo e dalla Presidenza della nostra Società Scientifica, che ogni pediatra dovrebbe avere sulla sua scrivania per poter subito capire cosa non deve fare nelle più comuni patologie immuno-allergologiche”. Un’iniziativa, quella dello “choosing wisely”, insieme alle altre messe in campo dalla SIAIP, che ha lo scopo di realizzare un percorso diagnostico-terapeutico e preventivo in ambito immuno-allergologico, al fine di evitare una non appropriatezza nella diagnosi-terapia e nella prevenzione in ambito della immuno-allergologia pediatrica.
Ecco i 16 consigli pratici (le relative spiegazioni sono in allegato).
1. NON controindicare le vaccinazioni
2.NON escludere un alimento dalla dieta solo per la presenza di IgE specifiche.
3. In caso di sospetta allergia alimentare NON eseguire test privi di validazione scientifica.
4. In bambini affetti da orticaria acuta NON eseguire di routine test allergologici.
5. NON diagnosticare una rinite come allergica senza una correlazione clinica con il tipo di sensibilizzazione per inalanti
6. Nel bambino con rinite allergica NON ritardare la terapia appropriata e, se i sintomi non sono controllati, utilizzare anche steroidi nasali e immunoterapia specifica.
7. Per i bambini allergici ai pollini si consiglia di ridurre l'esposizione allergenica
8. NON eseguire una dieta di eliminazione senza controllare la crescita e l’aspetto nutrizionale.
9. NON protrarre la dieta di eliminazione senza valutare periodicamente l’eventuale acquisizione della tolleranza.
10. Non prescrivere l’immunoterapia allergene specifica nel paziente con asma non controllato o precedenti di Anafilassi con l’immunoterapia specifica.
11. Nei bambini con dermatite atopica favorire l’allattamento al seno (senza dieta materna) per i primi sei mesi di vita.
12. Nei bambini con dermatite atopica considerare gli emollienti come il presidio base ma non aver paura di utilizzare lo steroide topico ai primi segni di ricaduta.
13. NON somministrare mucolitici in bambini con asma bronchiale.
14. NON fare il “pomfo di prova” per diagnosticare l’allergia ai medicinali.
15. NON “etichettare” il bambino come allergico a un farmaco solo sulla base del sospetto diagnostico.
16. NON prescrivere sempre esami in caso di Infezioni Respiratorie Ricorrenti.
11 maggio 2014
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