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Cancro al polmone. Un esame del sangue anticipa di due anni la diagnosi. Ecco come funziona

di Maria Rita Montebelli

Il test molecolare, basato sull’analisi dei microRNA plasmatici, è stato messo a punto nei laboratori dell’INT di Milano. La versione commerciale, sviluppata da INSIGNIA sarà sul mercato americano tra pochi mesi. A colloquio con Gabriella Sozzi che ha presentato i risultati della ricerca a San Diego

15 GEN - Permette di abbattere dell’80% i falsi positivi della TAC spirale e di anticipare di due anni la diagnosi di tumore del polmone, rispetto alla comparsa di lesioni individuabili con l’esame radiologico. Sono le lusinghiere performance di un nuovo esame del sangue, basato sull’analisi di 24 micro-RNA plasmatici (MSC, microRNA signature classifier), messo a punto dai ricercatori dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano. Il test made in Italy è stato validato da uno studio clinico, il MILD (Multicentric Italian Lung Detection), presentato qualche giorno fa a San Diego in sessione plenaria, nell’ambito del congresso dell’AACR (American College of Cancer Research) e dell’IASLC (International Association for the Study of Lung Cancer), da Gabriella Sozzi, Direttore dell’Unità di Genetica Tumorale Dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, e pubblicato il 13 gennaio su Journal of Clinical Oncology
 
Per la validazione del test molecolare, sono stati utilizzati campioni di sangue prelevati da 939 forti fumatori arruolati nello studio randomizzato di screening del cancro del polmone Multicentric Italian Lung Detection (MILD); 69 di loro si sono rivelati portatori di un tumore polmonare. Il test dei microRNA ha dimostrato una sensibilità dell’87% nell’individuare le persone affette da neoplasia polmonare; il che significa che il suo valore predittivo negativo per l’identificazione della malattia in questo studio si è attestato sul 99%, mentre la sua capacità predittiva di morte da tumore polmonare è risultata pari al 99,86%. In termini pratici, questo ha consentito di ridurre dell’80% il numero di casi falsi positivi, individuati dalla TAC spirale, che aveva segnalato noduli polmonari sospetti in forti fumatori, rivelatisi poi appunto non tumorali.
 
“Si tratta di un esame poco invasivo – spiega la professoressa Sozzi - che si basa su un’analisi effettuata sul sangue e va ad individuare delle piccole molecole, i micro-RNA, che ci possono segnalare, fino a due anni prima che il tumore diventi visibile alla TAC, la presenza e il rischio di sviluppare un cancro polmonare. Nello studio MILD, abbiamo visto che questo test, combinato con la TAC spirale, è in grado di ridurre pesantemente il numero dei casi falsi positivi che sono tantissimi con la sola TAC spirale. E questo si riduce ovviamente in un risparmio di risorse e di pratiche invasive sul paziente e dal ripetersi di ulteriori esami radiologici.
Il test ha inoltre un’alta sensibilità nell’individuare i pazienti con cancro polmonare, fino a due anni prima che diventi visibile con le metodiche radiografiche; quindi è ipotizzabile che in futuro possa essere utilizzato come test di pre-screening per selezionare quei fumatori, veramente a rischio di sviluppare un cancro polmonare, che poi meriteranno di essere sottoposto ad esami più approfonditi, quali la TAC”.
 
La TAC spirale era considerata fino ad oggi il test più affidabile per la diagnosi precoce di tumore polmonare tra i grandi fumatori, grazie ai risultati dello studio americano NLST (National Lung Screening Trial), pubblicato nel 2011 sul New England Journal of Medicine, che aveva dimostrato una riduzione di mortalità per cancro del polmone del 20% nei forti fumatori sottoposti a TAC spirale, rispetto a quelli screenati con la semplice radiografia del torace. Tuttavia, analisi successive hanno rivelato che il 96,4% dei sospetti noduli tumorali evidenziati alla TAC torace erano in realtà del falsi positivi. Di qui la necessità di sviluppare dei test non invasivi per ‘confermare’ o ‘smentire’ il risultato dell’indagine radiologica. E il test molecolare italiano, rappresenta appunto una possibile risposta a questa domanda.
 
L’analisi molecolare dei microRNA è in grado di individuare con la stessa sensibilità e specificità i principali istotipi di tumore polmonare. “Nello studio MILD – prosegue la professoressa Sozzi - non abbiamo esaminato i tumori a piccole cellule, che sono però una minoranza (meno del 10%) di tutti i tumori polmonari e per i quali non disponevamo di materiale biologico, visto che in genere non vengono resecati chirurgicamente”.
 
IL test è stato messo a punto nei laboratori del’INT di Milano ed è stato sviluppato grazie a finanziamenti del’AIRC e del Ministero della Salute. Il suo brevetto, registrato in Italia e in altri Paesi, è stato concesso in licenza alla compagnia Biotech inglese Gensignia, che ne sta mettendo a punto una versione commerciale nei suoi laboratori americani. Il lancio sul mercato stelle e strisce è previsto per quest’anno.
“Il costo del test – spiega la professoressa Sozzi - è già molto contenuto e si aggira sui 60 euro. Sicuramente una volta ottimizzato per il commercio la spesa sarà ulteriormente abbattuta”.
 
Ma restano ancora aperte alcune domande su come ottimizzare l’impiego di questo test nei grandi fumatori. Questioni alle quali spera di dare risposte un grande studio prospettico, il BIOMILD, attualmente in corso all’Istituto Nazionale Tumori di Milano.
“Lo studio, partito lo scorso anno – spiega la professoressa Sozzi – ha già arruolato 800 volontari, tutti grandi fumatori con più di 50 anni; sarà condotto interamente in Italia ed è sponsorizzato da AIRC, Ministero della Salute e Gensignia.  L’obiettivo è di arrivare ad arruolare 4.000 forti fumatori, per cui abbiamo bisogno di pubblicità, per far conoscere il nostro studio. Ai volontari verrà offerto gratuitamente il test dei microRNA e la TAC spirale come esami d’entrata, al primo anno. La cadenza degli esami successivi, sarà determinata soprattutto dall’esito di questi due test, in particolare di quello molecolare. Alla fine dello studio, saremo in grado di dire con quale intervallo di tempo il test molecolare andrà ripetuto.
Chi è interessato all’arruolamento, può trovare tutte le informazioni sul sito www.biomild.org.  Naturalmente,  trattandosi di un test poco costoso e non invasivo, si può fin da ora ipotizzare che, nei grandi fumatori, il test dei microRNA dovrebbe entrare a far parte degli esami di routine che fanno parte del check up annuale.
E tuttavia, vale sempre la pena di ricordare che la migliore prevenzione primaria per il cancro del polmone, è quella di smettere di fumare”.
 
Maria Rita Montebelli

15 gennaio 2014
© Riproduzione riservata

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