Una ‘sanatoria’ diseducativa e dannosa per tutti nell’eventualità di una nuova pandemia.
È duro il giudizio dell’Accademia nazionale dei Lincei, che esprime “viva preoccupazione per la sostanziale sanatoria delle sanzioni per chi non ha rispettato l’obbligo vaccinale nei confronti del virus responsabile del Covid-19, introdotta dal decreto-legge Milleproroghe”.
Un provvedimento che “se permanesse in sede di conversione in legge, avrebbe un potenziale impatto diseducativo sui cittadini, declassando l’obbligo vaccinale a scelta opzionale, con conseguenze gravemente dannose per l’individuo che rifiuta tale obbligo e per tutta la comunità”, dicono gli accademici tra i quali anche il premio Nobel Giorgio Parisi. Inoltre, ammoniscono, “rendere di fatto non sanzionabile l’obbligo vaccinale minerebbe dalle fondamenta qualunque serio piano governativo di preparazione a un’eventuale, prossima pandemia”.
L’Accademia ricorda “l’indiscutibile efficacia clinica e la sicurezza dei vaccini sviluppati durante la pandemia Covid-19, in particolare del vaccino a mRna in uso al momento dell’obbligo vaccinale. Stime attendibili indicano che la campagna di vaccinazione a livello europeo ha salvato almeno 10 milioni di vite, soprattutto tra le persone più anziane e fragili. In prospettiva, l’invecchiamento della popolazione italiana dovrebbe suggerire di aumentare, non certo di disincentivare, la protezione vaccinale nei confronti di un’eventuale nuova pandemia (ma anche della stessa influenza stagionale)”, concludono gli accademici che auspicano “un responsabile ripensamento di una scelta così discutibile”.