Assogenerici: “Pronti ad abbassare i prezzi del 5% nel 2013”
L’associazione, accogliendo in maniera positiva le norme riguardanti la prescrizione medica per principio attivo, ha proposto al Ministero un accordo in base al quale le Aziende si impegnano a valutare questa riduzione media dei prezzi su base annua. Foresti: “Risparmi per il Ssn pari a 250 mln di euro”.
16 NOV - Assogenerici, ribadendo il suo giudizio positivo sulle norme introdotte dalla spending review a proposito della prescrizione per principio attivo che favoriranno una maggiore diffusione del medicinale equivalente, a fronte della previsione di un aumento dei volumi di vendita ha proposto al Ministero un accordo in base al quale le Aziende associate si impegnano a valutare questa riduzione media del 5% dei prezzi, su base annua con riduzioni progressive dei prezzi in modo direttamente correlato all’incremento dei volumi di utilizzo dei farmaci generici equivalenti, con cadenza trimestrale, con la sola salvaguardia dei livelli minimi necessari a garantire la marginalità del prodotto.
Ci potranno quindi essere prodotti con incrementi di volumi importanti per i quali saranno praticabili riduzioni di prezzo anche del 15%-20%, così come esisteranno prodotti per i quali la norma non porterà nessun aumento di volume rispetto al trend corrente. Le Aziende produttrici di equivalenti si impegneranno, inoltre, a verificare la compatibilità di riduzioni prezzo nell’immediato al fine di generare i primi risparmi già nel 2012 ed anche di allineare il prezzo al prezzo di riferimento dove possibile.
“Riteniamo che il Governo, con le norme contenute nella spending review, abbia fatto un passo importante per creare condizioni di mercato analoghe a quelle delle realtà europee più avanzate – ha dichiarato
Giorgio Foresti, presidente di AssoGenerici - ci è dunque sembrato doveroso supportare l’azione del Ministro con un’iniziativa che dia ulteriore spinta alle dinamiche concorrenziali, a vantaggio della sanità pubblica, del comparto e della collettività”. “Un servizio sanitario che può spendere meno per i medicinali a brevetto scaduto - ha concluso Foresti - può investire di più nei trattamenti innovativi e questo è un aspetto fondamentale tanto per le industrie che producono innovazione, quanto per i cittadini che di questi trattamenti hanno bisogno”.
16 novembre 2012
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