“Per scongiurare nei prossimi mesi carenze di farmaci in Italia abbiamo incardinato un tavolo al ministero della Salute, che monitora opportunamente tutte le criticità esistenti. Diciamo che la maggiore criticità deriva dai picchi di influenza: l'anno scorso la criticità è derivata da picchi influenzali che hanno visto poi il consumo di un particolare antibiotico, amoxicillina e amoxicillina e acido clavulanico, di cui per un breve periodo non c'è stata disponibilità. Il tavolo ad oggi non ravvisa criticità, ma siamo in contatto con la filiera distributiva, quindi l'Associazione distributori farmaceutici, con la rete delle farmacie, con i medici di medicina generale, con l'Aifa. Ad oggi non segnaliamo criticità”.
Così Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, a margine della partecipazione all'evento 'La sanità del futuro - un bene indivisibile da Nord a Sud', al ministero della Salute a Roma.
“Le vaccinazioni anti-Covid oggettivamente sono basse” ha poi proseguito Gemmato parlando della situazione, “probabilmente non vi è la percezione del pericolo da parte dei cittadini, erroneamente si pensa che alcuni cluster non possono essere vaccinati. Per questo ricordo la forte raccomandazione del ministero della Salute rispetto alla vaccinazione degli over 60, dei soggetti fragili, immunodepressi e anziani, che rappresentano il target rispetto al quale il contagio può verificare gli effetti più nocivi. Leggevo poco fa una dichiarazione del professor Vaia che sostanzialmente afferma che abbiamo un'occupazione bassa delle terapie intensive. Ho verificato nell'ultimo report che siamo intorno all'1,7-1,9%, quindi una percentuale molto bassa. Quell'1,7-1,9% sono sostanzialmente anziani non vaccinati. Di fronte a questo dato, andrebbe fatto un ulteriore passaggio per declinare l'importanza negli anziani della vaccinazione e sfruttare le farmacie, i medici e i presidi preposti appunto a stimolare la vaccinazione”.