Informare e sensibilizzare il target femminile sull’importanza strategica della prevenzione e della diagnosi precoce del cancro al seno la cui guaribilità raggiunge ormai l’85% dei casi.
Questo l’obiettivo della campagna Nastro Rosa della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) dal titolo eloquente “La prevenzione è sempre la risposta giusta”, presentata ieri al ministero della Salute alla presenza del sottosegretario Marcello Gemmato,
Come ogni anno, nel mese di ottobre, la Lilt scende quindi in campo: nei 397 ambulatori aderenti alla Lega, distribuiti sull’intero territorio nazionale, sarà possibile prenotare visite senologiche, mentre la Associazioni provinciali saranno impegnate a distribuire materiale informativo e illustrativo con l’intento da un lato di ridurre i fattori di rischio e dall’altro di fornire a tutte le donne gli strumenti adeguati per meglio conoscere il proprio seno ed effettuare in autonomia un corretto autoesame. Volto della campagna Nastro Rosa 2023 è quello della giornalista Francesca Fagnani, divenuta celebre grazie alle sue interviste senza sconti, nella trasmissione Belve.
Con circa 60mila nuovi casi in Italia, il carcinoma mammario si conferma anche per il 2023 la neoplasia più frequente nelle donne, rappresentando circa il 30% di tutti i tumori e facendo salire così ad oltre 900mila le donne che avranno personalmente vissuto l’esperienza cancro al seno.
“Si tratta ormai di una problematica socio-sanitaria che richiede nuove strategie operative – ha spiegato il presidente della LILT, Francesco Schittulli – attualmente la guaribilità raggiunge l’85% dei casi e questo risultato è stato possibile grazie alla disponibilità delle nuove tecnologie diagnostiche, dei trattamenti terapeutici efficaci, della possibilità di predire questa patologia e anche della maggiore consapevolezza delle donne. Ora, per raggiungere il traguardo della mortalità zero per cancro al seno, quello che chiediamo alle Istituzioni è un forte e concreto impegno nel garantire uniformità territoriale dello screening annuale, a partire dai 40 anni e sino ai 75 anni di età, un follow-up programmato per le donne già colpite dal cancro al seno e un coinvolgimento attivo e diretto del mondo scolastico, per insegnare alle più giovani i corretti stili di vita e la pratica dell’autoesame. Le giovani donne – conclude Schittulli – rappresentano infatti un target particolarmente interessato, visto che negli ultimi dieci anni si sta registrando un progressivo incremento di casi di tumore al seno in donne under 50 anni”.
La prevenzione dei tumori è uno dei temi centrali della sanità, ha sottolineato il sottosegretario alla salute, Marcello Gemmato. “Con la Lega italiana per la lotta contro i tumori, parliamo di tumore al seno, una neoplasia che se diagnosticata per tempo, ha l’85% di chance di essere debellata – ha detto – questo vuol dire che la diagnosi precoce è fondamentale. Ma nella fase pandemica le diagnosi si sono ridotte drasticamente. Dobbiamo invertire questa tendenza e questo è il nostro compito precipuo” ha aggiunto il sottosegretario ricordando che Governo è impegnato su questo fronte “siamo prossimi alla legge di bilancio e non possiamo dimenticare che l’effetto collaterale positivo della prevenzione è anche il forte risparmio che ingenera per il Ssn. Un risparmio che può essere reinvestito in sanità”.
C’è un sforzo enorme da parte della premier Meloni e del ministro Schillaci per rafforzare il Fondo sanitario nazionale, ha poi aggiunto Gemmato: “Il Governo Meloni crede nella sanità pubblica e nella sua universalità: nel 2019 il Fondo sanitario nazionale era di 114 mld di euro e oggi abbiamo 130 mld di euro. Sono speranzoso che il Fondo aumenterà. In queste ore sapremo quale sarà la previsione del Mef, ma credo che si aggiungerà un ulteriore segno più e questo ci rassicura e deve rassicurare i professionisti sanitari”
Non solo, Gemmato ha poi rivolto un plauso alla LILT, direttamente controllata dal ministero: “Credo fermamente che i nuovi modelli organizzativi promossi dalla LILIT in termini di prevenzione servano a migliorare le performance del nostro Ssn. Essere qui quest’oggi ci dimostra l’esistenza di un associazionismo forte e presente in modo capillare su tutto il territorio nazionale. Il nostro compito come Ministero – ha concluso – è quello di incentivare la diagnosi precoce perché il nostro obiettivo principale è salvaguardare il benessere delle persone. Per questo motivo abbiamo deciso di abbassare la fascia di età per lo screening a 45 anni nel nostro piano oncologico nazionale 2023-2027.”
Alla presentazione della Campagna è intervenuto l’oncologo Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute di Philadelphia e componente del Comitato Scientifico Nazionale della LILT: “Il nostro Ssn è uno dei sistemi più efficaci ed aggiornati, volendo fare un paragone con gli Usa posso dire che non abbiamo nulla da invidiare, ma dobbiamo potenziare di più la ricerca e rendere il nostro paese più competitivo puntando sullo sviluppo della tecnologia in un’ottica di prevenzione”.
Per Giuseppe Petrella, presidente Commissione per l‘innovazione e la digitalizzazione dei servizi sanitari del Ministero della Salute, la chiave di volta è nel processo di digitalizzazione che il Governo sta portando avanti. Recuperare il tempo perso con la pandemia è dirimente: “L’abbattimento liste d’attesa è uno dei punti fondamentali – ha detto – una battaglia che il governo deve portare avanti. Nei prossimi anni avemmo un aumento del 45% in più del cancro al seno, dobbiamo fornire gli strumento più adeguati”. E l’investimento sulla digitalizzazione consentirà il giro di boa tanto atteso.
Per prenotare durante tutto il mese di ottobre le visite senologiche negli ambulatori aderenti alla LILIT sarà possibile prenotare, basterà contattare il numero verde 800-998877 (lun-ven 10-15)