La storia della Start up che ha portato le cellule nel mondo digitale
12 SET - La storia della
Silicon Biosystems inizia nel 1999 quando
Gianni Medoro, venticinquenne neolaureato in ingegneria elettronica, ha l'idea di fondere tecnologie diverse (microelettronica, micro-fluidica, dielettroforesi e biologia cellulare) per individuare e gestire le cellule. Gianni condivise la sua idea con l'amico
Nicolò Manaresi che aveva da poco completato il dottorato di ricerca. I due mettono insieme le loro esperienze e i loro risparmi e depositano il primo brevetto da cui nasce il progetto d'impresa.
I due giovani vincono il primo premio della Buisness Plan Competition organizzata dall'università di Bologna ed ottengono il primo finanziamento aggiudicandosi il bando Future Emerging Technologies.
Viene realizzato così il primo prototipo che conferma la validità della tecnologia e viene dimostrata la capacità di gestire in modo digitale le cellule umane, con una risoluzione sulla singola cellula. Nasce il DEPArray.
In quel periodo avviene l'incontro determinante con
Giuseppe Giorgini che avrebbe portato in Silicon il suo bagaglio di esperienza di gestione d'impresa e di fund raising.
Da quel momento il team attrae capitali di rischio e, in soli 5 anni, viene completata la prima generazione di strumenti ed eseguite le prime installazioni di apparecchiature DEPArray in grado di favorire la disponibilità di cellule rare la loro caratterizzazione genetica.
Un'altra importante milestone di Silicon è la presentazione di un importante lavoro nel 2011 al congresso di Asco che ha dimostrato la validità di questa tecnologia nel l'isolamento delle cellule tumorali circolanti (CTC), che il DEPArray riesce ad isolare pure al 100%, vive ed in grado di riprodursi.
Nel febbraio 2013 Silicon Biosystems riceve un ulteriore significativo riconoscimento quando il presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, conferisce alla società il premio Leonardo Start Up.
Nell'estate 2013, infine, i contatti già avviati con il Gruppo Menarini si concretizzano in un accordo che sosterrà lo sviluppo di questa tecnologia per contribuire a cambiare radicalmente la vita delle persone malate.
12 settembre 2013
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