Nuoro. Il San Francesco diventa centro di addestramento per la chirurgia robotica
di Elisabetta Caredda
Riprendono, intanto, le attività interrotte nelle scorse settimane a causa della carenza di organico. Solinas: “Pubblicato l’avviso per Chirurghi da destinare alla Assl di Nuoro, con priorità nell'ambito della robotica”. E a Nuoro approda la seconda tappa del progetto di screening ‘Sardi e sicuri’. In Consiglio regionale il PD chiede di conoscere i dati del contagio e i criteri della campagna vaccinale anti-Covid.
05 FEB - Riprende a pieno regime l’attività del reparto di Chirurgia generale del San Francesco di Nuoro
sospesa nei giorni scorsi per carenza di organico. Ha inoltre riaperto da mercoledì 3 febbraio la Nefrologia, e la Regione annuncia ora anche la ripresa della parto anestesia, interrotta dal mese di ottobre.
“Confermiamo la nostra attenzione e il nostro impegno per la sanità nuorese – dichiara il Presidente della Regione
Christian Solinas -. La riapertura dei reparti dell’ospedale San Francesco e la ripresa di alcuni servizi fondamentali sospesi sono solo il primo passo per rilanciare un presidio che porta il peso di un passato segnato dai tagli all’assistenza e un progressivo depotenziamento che ha danneggiato anche le altre realtà della Provincia”.
“È un impegno a tutto campo - prosegue il Governatore -. Abbiamo dato un nuovo impulso agli investimenti e ad agosto abbiamo consegnato, tra le altre dotazioni tecnologiche, il nuovo robot chirurgico ‘Da Vinci’. Diverse inoltre le azioni intraprese e quelle in agenda per il principale ospedale del capoluogo barbaricino, a partire dalla nomina del primario del reparto di Ortopedia, avvenuta nei giorni scorsi, mentre entro la fine del mese si procederà con quella del primario di Cardiologia. Inoltre, Ares-Ats ha programmato la copertura dei posti vacanti nel reparto di Chirurgia, entro marzo”.
“Ancora – aggiunge il Capo di Giunta, sono stati appena pubblicati gli avvisi di selezione pubblica per 6 incarichi di Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione, di cui uno destinato a Nuoro, e per la Direzione della Struttura semplice dipartimentale di terapia del Dolore per le sedi Nuoro, Olbia e Cagliari. È già pubblicato l’avviso per la selezione di Dirigenti medici della disciplina di Chirurgia Generale, da destinare in via esclusiva alla ASSL di Nuoro, prioritariamente nell'ambito della robotica, individuata quale sede del “Centro di addestramento per la Chirurgia Robotica”.
“Il potenziamento dei servizi – ribatte l’Assessore regionale per la Sanità
Mario Nieddu - è l’unica strada che riteniamo percorribile per restituire ossigeno all’ospedale. Dobbiamo superare le emergenze lavorando in parallelo a progetti di più ampio respiro e la chirurgia robotica, anche nell’ambito della formazione, potrà costituire elemento di forte interesse in questo senso. La salute dei cittadini è la nostra unica priorità. Sabato, proprio nel Nuorese, si terrà la seconda tappa del progetto ‘Sardi e sicuri’, la più grande operazione di screening mai realizzata nell’Isola, a contrasto del virus. Un’opportunità per il territorio dove, con la collaborazione di tutta la popolazione, puntiamo a eseguire tra i 75mila e i 100mila tamponi, con l’obiettivo di abbattere la circolazione del Covid”.
In Consiglio regionale intanto il gruppo PD chiede alla Regione di garantire trasparenza dei dati del contagio e dei criteri della campagna di vaccinazione anticovid-19. "La disomogeneità nella distribuzione dei vaccini e nella loro somministrazione documentata anche dal commissario Temussi in una recente riunione della Commissione Sanità, deve essere corretta”, dichiara
Rossella Pinna, componente Commissione Salute e Politiche sociali, sentita dal nostro giornale.
“A leggere i report dei commissari delle ASSL e della costituenda ARES – spiega la Consigliera -, si evince che la criticità presente in alcuni territori è proprio acuta, in alcuni più acuta che in altri. Basti pensare che dal 27 dicembre ad oggi al Medio Campidano sono state destinate solo il 5% delle dosi, e che la vaccinazione dei medici di famiglia e pediatri di libera scelta è ancora da farsi. E' dunque indispensabile riequilibrare l'azione e il piano sanitario di vaccinazione andando a insistere sulla compensazione dei budget vaccinali nei territori fino ad ora gravemente penalizzati. Oltretutto, sarebbe anche tempo di rendere pubblico il Programma di vaccinazione regionale anti covid-19 suddiviso per territorio, struttura e per categorie puntuali dei soggetti da vaccinare con una anagrafe di quelli già vaccinati, al fine di informare in modo trasparente tutti sulla evoluzione della campagna di vaccinazione – conclude Pinna”.
Elisabetta Caredda
05 febbraio 2021
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