Parrucche oncologiche. Lega presenta Mozione per contributi economici
di Elisabetta Caredda
Le donne sarde in trattamento chemioterapico e colpite da alopecia, se in difficoltà economiche potranno sperare in un contributo regionale per l’acquisto di una parrucca. “Sappiamo bene che la malattia non colpisce solo nel corpo, ma porta con se pesanti conseguenze e ricadute sociali”, sottolinea Andrea Piras, primo firmatario della mozione sottoscritta dal Gruppo consiliare Lega. “Chiediamo un gesto di civiltà attraverso una misura da non sottovalutare e che aggiunge dignità alla qualità delle cure”. LA MOZIONE
15 LUG - Le donne sarde in trattamento di chemioterapia che combattono la patologia tumorale e che per controindicazione del farmaco, soffrono di alopecia, potranno sperare in un contributo regionale per l’acquisto di una parrucca. L’iniziativa è stata proposta giovedì 10 luglio 2019 dal Gruppo dei Consiglieri regionali della Lega attraverso una mozione di cui
Andrea Piras, coordinatore per la Sardegna della Lega Giovani, è primo firmatario.
“Chiediamo una misura – dice Piras – rivolta alle pazienti oncologiche colpite da alopecia in seguito alle cure antitumorali e che per le proprie condizioni economiche non possono permettersi l’acquisto di una parrucca. Sappiamo bene che la malattia non colpisce solo nel corpo, ma porta con se pesanti conseguenze e ricadute sociali”.
Nel 2018 in Sardegna, come ricorda l’analisi dei dati dell’ottava edizione del volume “I numeri del cancro in Italia” (
Tumori. In Sardegna nel 2018 aumento di nuove diagnosi: 300 in più rispetto allo scorso anno), era stato rilevato un aumento di nuove diagnosi di tumori, sino a diecimila casi riscontrati nelle principali sedi tumorali, ossia 300 in più rispetto all’anno precedente. Nel 48% dei casi ad ammalarsi sono proprio le donne.
Cogliendo quindi quella sensibilità accentuata di una donna di fronte all’impatto psicologico nella scoperta della malattia e nel prendere atto degli effetti della forte terapia antitumorale che può apparire devastante sotto tanti aspetti, e quello della caduta dei capelli per molte non è da sottovalutare, “la protesi tricologica – sottolinea il giovane consigliere - non può essere considerata un semplice e frivolo accessorio. Tant’è vero che sono diverse le regioni italiane, come la Toscana, il Piemonte, la Lombardia ed altre sette ancora, che hanno istituito un contributo per l’acquisto di parrucche a favore delle pazienti oncologiche che non hanno la disponibilità economica per poterne comprare una in autonomia”.
Oltre a ciò, il Gruppo consiliare della Lega propone all’Assessore per la Sanità, sulla base di una prima fase sperimentale e acquisiti i dati epidemiologici circa l'effettiva incidenza dell'alopecia correlata al trattamento chemioterapico, di valutare l'avvio di un percorso di prevenzione mirato a studiare il suddetto problema, aderendo a eventuali progetti di sperimentazione con l'utilizzo di nuove tecnologie finalizzate a prevenire o ridurre sensibilmente l'alopecia post- chemioterapica.
Con la mozione dunque, il Gruppo consiliare della Lega impegna il Presidente della Regione, la Giunta Regionale, l’Assessore per la Sanità e l’Assessore alla Programmazione ad individuare le risorse finanziarie di cui si propone lo stanziamento di 200 mila euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, al fine di poter consentire un contributo per l'acquisto di una parrucca alle donne in trattamento chemioterapico, sofferenti di alopecia, e impossibilitate a comprarla per accertate difficoltà economiche. “Ciò che chiediamo dunque – conclude Piras - è un gesto di civiltà attraverso una misura che aggiunga dignità alla qualità delle cure”.
Elisabetta Caredda
15 luglio 2019
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