Screening del DNA fetale non invasivo gratis in Sardegna. Regione approva delibera
di Elisabetta Caredda
Bartolazzi: “Introdotta nel nomenclatore tariffario regionale, per la durata di due anni, la prestazione 91.28.6 Test NIPT erogabile a carico del SSR. L'analisi cfDNA/NIPT al momento potrà essere eseguita presso la ASL 8 di Cagliari, Centro di riferimento regionale. Approvato anche il protocollo che definisce le specifiche di attuazione del test e l’introduzione del codice di esenzione D97 con la diagnosi ‘screening prenatale per la diagnosi delle trisomie 13, 18 e 21’”. LA DELIBERA
03 GIU - La Giunta delibera i criteri, le modalità e le specifiche tecniche necessarie all'attuazione delle disposizioni previste dalla L.R. del 23 ottobre 2023 di carattere finanziario che all’art. 45 disciplina l’introduzione e l’erogazione dello screening del DNA fetale non invasivo (NIPT) a favore di tutte le donne residenti in Sardegna in stato di gravidanza, in esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria. Questa misura era stata pensata proprio per potenziare l’impianto degli screening prenatali nell’Isola con una disposizione finalizzata ad intercettare l’esigenza di garantire alle donne in gravidanza l’accesso gratuito ai test prenatali (cosiddetti NIPT, disponibili ad oggi solo privatamente).
“La L.R. del 23 ottobre 2023 di carattere finanziario – spiega l’assessore
Armando Bartolazzi a
Quotidiano Sanità -, all'art. 45 riguardo all’ ‘erogazione di test genetici prenatali e neonatali extra LEA’ prevede che la Regione favorisca l'utilizzo sperimentale del test prenatale non invasivo (NIPT) quale screening prenatale per la diagnosi delle trisomie 13, 18 e 21, al fine di limitare i rischi afferenti all'utilizzo di sistemi di diagnosi più invasivi e potenzialmente più pericolosi per la madre e il nascituro”.
“Al fine di dare attuazione al disposto normativo – prosegue l’assessore -, con la successiva deliberazione n. 45/12 del 20 dicembre 2023 sono state poi assegnate alla ASL n. 8 di Cagliari le risorse per l'esecuzione e la valutazione del NIPT test, ed alla direzione generale della Sanità è stato dato mandato di avviare il procedimento per integrarlo nel nomenclatore tariffario regionale delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, definirne la codifica e stabilire la relativa tariffa”.
“Oltre ciò, la norma ha previsto la predisposizione del protocollo per l'erogazione del test NIPT sulla base delle indicazioni contenute nelle
raccomandazioni relative allo ‘Screening del DNA fetale non invasivo (NIPT) in sanità pubblica’, prodotte nel 2021 dal Consiglio superiore di sanità (CSS). In aggiunta sono state esaminate anche le
Linee guida sulla diagnosi prenatale della Società italiana di ginecologia e ostetricia, pubblicate il 20 settembre 2023”.
“In armonia a quanto ho premesso, per l'esecuzione dello screening prenatale per la diagnosi delle trisomie 13, 18 e 21 ho proposto ed abbiamo condiviso con nuova delibera di Giunta di introdurre sperimentalmente nel nomenclatore tariffario regionale, per la durata di due anni, la prestazione 91.28.6 Test NIPT erogabile a carico del SSR con un costo provvisorio di 300 euro. L'analisi cfDNA/NIPT al momento potrà essere eseguita esclusivamente presso la ASL n. 8 di Cagliari, individuata quale Centro di riferimento regionale. I prelievi ematici per l'esecuzione del test NIPT potranno invece essere effettuati presso tutti i centri di prelievo pubblici e dopo la stabilizzazione dovranno essere trasportati al Centro di riferimento regionale che provvederà a sua volta a trasmettere il referto ai centri prelievo da cui hanno ricevuto i campioni ematici”.
“Inoltre, abbiamo approvato l’ introduzione del codice di esenzione D97 con la diagnosi ‘screening prenatale per la diagnosi delle trisomie 13, 18 e 21’, che deve essere riportato negli appositi spazi del ricettario del SSN, e potrà essere prescritto solo a seguito dell'esecuzione del test combinato in occasione della consulenza con l'esperto di medicina fetale (specialisti in genetica medica e/o ginecologia e ostetricia). In via di prima applicazione della norma, l'accesso al test cfDNA/NIPT verrà garantito alle donne che nel primo trimestre di gravidanza, al momento del test per la valutazione del rischio nel primo trimestre per le aneuploidie, risultano appartenere alla classe di rischio intermedia, come definita dal Protocollo approvato con la deliberazione. Sulla base delle risultanze dell'erogazione del test nel corso del 2024 potremo avere disponibili i dati per poter valutare il nuovo fabbisogno, se necessario più esteso, con la proposta di stanziamento di nuove risorse nella programmazione di bilancio 2025-2027” – conclude Bartolazzi.
Elisabetta Caredda
03 giugno 2024
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