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Comitato Lea, progetti di piano 2017. Emiliano: “Superata la valutazione, ottenuto finanziamento da oltre 93 milioni”


Il 70% della quota era già stato erogato insieme al fondo sanitario regionale e  la nuova valutazione positiva del Comitato Lea consente di accedere al restante 30% pari a 27milioni e 952mila 218 euro. “E’ il riconoscimento del lavoro compiuto”, commenta il governatore.

07 MAR - “La regione Puglia ha superato positivamente la valutazione degli obiettivi a carattere prioritario e di rilievo nazionale del 2017 da parte del comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza (Lea)”. Lo ha annunciato il presidente e assessore alla sanità della Regione, Michele Emiliano, spiegando come, grazie al lavoro compiuto, la Puglia possa contare su un finanziamento di oltre 93 milioni di euro.

Nel dettaglio, il finanziamento complessivo della Puglia per l’anno 2017 è pari a 93milioni 174mila 061euro. il 70 % della quota assegnata era già stato erogato insieme al fondo sanitario regionale, così come prevede l’intesa del 26/10/2017 fra Stato e Regioni, che ha sancito l’assegnazione delle risorse vincolate (ai sensi dell’art. 1, co. 34 e 34 bis, della l. n. 662 del 23/12/1996) per la realizzazione degli obiettivi a carattere prioritario e di rilievo nazionale del 2017. L’esito positivo della valutazione svolta dal Comitato Lea consente ora alla Puglia di accedere alla quota residua del 30% pari a 27milioni e 952mila 218 euro.
“Vale la pena di ricordare che in caso di valutazione negativa una regione, oltre a non ricevere il saldo, è obbligata a restituire anche la quota parte già ricevuta”, evidenzia la Regione in una nota.
 
Commentando ancora l’esito della valutazione del Comitato, Emiliano evidenzia come ciò voglia significare che “la Regione Puglia, come riconosciuto dal Comitato Lea, ha compiuto importanti progressi nell’ambito delle attività relative alle linee progettuali stabilite dal ministero della salute per l’anno 2017 e considerate strategiche ai fini della erogazione dei livelli essenziali di assistenza, in particolare nel settore della prevenzione - dalle vaccinazioni alla promozione dei corretti stili di vita - e dello sviluppo della rete oncologica”.

Le linee individuate dal ministero per i progetti erano le seguenti: attività di assistenza primaria; sviluppo dei processi di umanizzazione all’interno dei percorsi assistenziali; cure palliative e terapia del dolore. sviluppo dell’assistenza domiciliare palliativa specialistica; piano nazionale prevenzione e supporto al piano nazionale prevenzione; gestione delle cronicità e reti oncologiche.

07 marzo 2019
© Riproduzione riservata

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