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Diabete. I centri privati contro gli accreditamenti “lumaca” della Asl Napoli 2 Nord


Una situazione che, per l’Associazione sanità privata accreditata territoriale, si traduce in 130 mila prestazioni negate ogni anno ai pazienti della Asl Napoli 2 Nord. “Siamo vittime di malabrurocrazia e di un interregno che dura da tre anni”. Sono 8 i centri diabetologici privati in attesa di accreditamento. Quattro i centri pubblici attivati. “Intanto resta fuori e senza assistenza tutta una fetta di utenza e di pazienti”.

04 OTT - Assistenza negata ai pazienti diabetici residenti nella Asl Napoli 2 nord e accreditamenti lumaca per gli 8 centri diabetologici privati che la Programmazione regionale ha previsto per soddisfare i fabbisogni  nella vasta provincia a nord di Napoli. A lanciare l’allarme è l’Aspat, Associazione sanità privata accreditata territoriale, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche numerosi cittadini e associazioni di pazienti.

“In tutte le altre province della Campania si contano 31 centri privati accreditati di cui 6 nella Asl Napoli 1 che lavorano al fianco e in integrazione con quelli pubblici, curando i cittadini in base allo standard previsto dalle norme di 1 centro diabetologico (pubblico o accertato) ogni 100 mila abitanti. Nella Asl Napoli 2 Nord invece, a distanza di otto mesi dal via all’iter programmato dalla Regione per decreto che prevede appunto la presenza di 4 centri pubblici e 8 privati da accreditare (di cui 1 a Ischia) il procedimento si è arenato nelle maglie della burocrazia”, denuncia l’Aspat.
 
Dopo la verifica dei requisiti strutturali, strumentali e di personale, la Asl avrebbe posto quesiti tecnici alla Regione prima di procedere. “Domande rimaste lettera morta relative a questioni tecniche che sarebbero desumibili dalle norme e regolamenti vigenti. E’ quanto emerge dalla conferenza stampa tenuta stamani dall’Aspat associazione di categoria, e dal Tribunale dei diritti del malato sull’assistenza ai pazienti diabetici a Napoli 2 nord”.

“I quesiti posti alla Regione dalla Asl - ha spiegato il presidente di Aspat Campania Pier Paolo Polizzi - sarebbero facilmente risolvibili con prescrizioni precise, rispetto ad esempio al rapporto di dipendenza o meno del personale e delle varie qualifiche. Prescrizioni rispetto alle quali avremmo modo di adeguarci nei tempi stabiliti”. Il presidente Aspat ha dunque esposto le difficoltà dei centri e del personale rimasti da tre anni in mezzo al guado di norme diventate improvvisamente incerte e di procedimenti lumaca. “Siamo vittima di malaburocrazia - ha sottolineato Polizzi - e di un interregno che a fronte dei soli 4 centri pubblici attivati lascia in difficoltà la fetta di utenza e di pazienti che la programmazione e le norme prevedono sia assisitita con determinati standard”.

Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti anche alcuni cittadini. Lorenzo Latella, responsabile provinciale del Tribunale dei diritti del Malato-Cittadinanza attiva che si è riservato di documentare in un articolato dossier i disservizi creati dalla mancata conclusione, nei tempi previsti, del procedimento di accreditamento dei centri diabetologici programmati sul territorio della Asl Napoli 2 nord.

04 ottobre 2018
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