Marche. Tubercolosi del cinghiale. Regione rafforza controlli
La Regione informa che “sta monitorando attentamente la questione della tubercolosi dei cinghiali (e bovina) in quanto potenzialmente trasmissibile all'uomo attraverso l'ingestione di carne e dannosa per l'economia regionale. Il problema sono i bracconieri”.
29 AGO - Allerta nelle Marche sul caso della tubercolosi dei cinghiali (e bovina). Su iniziativa dell'assessore alla Caccia, Paola Giorgi, che sta lavorando in equipe con i colleghi Mezzolani (Sanità) e Malaspina (Agricoltura), verranno immediatamente convocate le associazioni venatorie, gli ATC, le squadre per la caccia di selezione al cinghiale, le associazioni di categoria, le forze dell'ordine, i servizi veterinari, per concordare un'azione di rafforzamento dei controlli delle carni, di bonifica della malattia e di isolamento e punizione dei bracconieri che commettono un grave reato contrabbandando carne potenzialmente infetta.
“Il vero punto di debolezza – si legge in una nota - del sistema è stato individuato nel bracconaggio: infatti, sono i bracconieri a fornire carne non controllata ai consumatori e ai ristoratori (che rischiano di essere altre vittime di questa situazione) con il rischio di infettare gli utenti. Invece, la caccia di selezione è sicura in quanto le squadre sono munite di veterinario che certifica le carni”.
29 agosto 2013
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