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Sardegna. Approvata la legge regionale sulla variazione di bilancio per il triennio 2024-2026  

di Elisabetta Caredda

Per la Sanità e politiche sociali previsti oltre 197 milioni di euro, di cui 195 milioni sono destinati per il 2024. Bartolazzi: “Dalla variazione di bilancio arriva una straordinaria iniezione di risorse per la sanità sarda, a partire dalla copertura dei disavanzi delle Asl, al cofinanziamento aggiuntivo di interventi nell’ambito sanitario inseriti nel PNRR e ancora tante altre importanti misure”. Meloni (PD): “Una Legge che dà risposte alle richieste dei cittadini sardi”.

11 NOV - Il Consiglio regionale ha approvato l’8 novembre la legge regionale sulla variazione del bilancio 2024-2026 con uno stanziamento di oltre 670 milioni di euro.

Subito dopo il voto il vicepresidente della Regione e assessore della programmazione e del bilancio, Giuseppe Meloni (PD), ha espresso soddisfazione: “Una Legge che dà risposte alle richieste dei cittadini sardi. Abbiamo approvato oggi interventi necessari avvalendoci sia dell’avanzo di amministrazione, pari a circa 530 milioni, sia di ulteriori risorse per circa 140 milioni di euro, per proseguire il percorso che questa Amministrazione ha intrapreso fin dal suo insediamento. Grazie alla disponibilità del Consiglio regionale, a maggioranza e minoranza che hanno saputo cogliere l’importanza di poter utilizzare le risorse a disposizione quanto prima per dare risposte alle tante emergenze, e al lavoro degli uffici del Bilancio, ma anche di tutti gli Assessorati, abbiamo introdotto misure importanti in ambito sanitario e sociale, a favore degli Enti locali e del sistema produttivo regionale”.

Tra i tanti interventi, significativi si evidenziano anche quelli dedicati alla Sanità per la quale sono previsti 197 milioni e 887 mila euro nel triennio 2024-26, di cui 195 milioni sono destinati per il 2024. Ed ecco che con altrettanta soddisfazione, l’assessore Armando Bartolazzi ha commentato: “Dalla variazione di bilancio arriva una straordinaria iniezione di risorse per la sanità sarda, si chiudono finalmente alcune partite cruciali per la ripartenza di un sistema inceppato da anni. A partire dalla copertura dei disavanzi delle Asl, certificati dai conti consuntivi provvisori per il 2023: 161 milioni e 700 mila euro indispensabili per tirare una riga sul passato, garantire l’equilibrio economico del SSR e restituire alle Aziende ancora ingessate dopo lo scorporo dell’ATS l’agibilità su piani di investimento e fabbisogno del personale. Ancora, 12 milioni di euro andranno al cofinanziamento aggiuntivo di interventi nell’ambito sanitario inseriti nel PNRR fondamentali per raggiungere gli obiettivi nazionali indicati nella Missione Salute, fra cui rientrano il riordino della rete di assistenza territoriale, il riordino del parco tecnologico ospedaliero, la formazione del personale sanitario”.

“Sulla formazione, inoltre – ha proseguito l’assessore -, sono stati aggiunti 2 milioni e 300 mila euro per il 2024 (1,5 milioni per il 2025 e 750mila per il 2026) per adeguare le borse di studio regionali per le scuole di specializzazione nell'ambito sanitario non medico. Ancora: attraverso il fondo per la non autosufficienza sono stati destinati 2 milioni e 250 mila euro per servizi socio-assistenziali volti a promuovere la qualità di vita a domicilio e il contesto sociale delle persone anziane non autosufficienti, analoga cifra è stata stanziata per la cura della fibromialgia mentre il programma ‘ritornare a casa plus’ viene finanziato con oltre 2 milioni di euro. Infine, con un emendamento presentato dalla Giunta e sostenuto da tutta l'opposizione sono stati destinati 15 milioni di euro ai fondi contrattuali delle Asl per uniformare gli stipendi dei medici”.

“Si tratta di risultati importanti, che premiano la nostra determinazione a trovare soluzioni rapide e concrete su problematiche mai affrontate finora. Sulla partita della perequazione salariale come è noto siamo impegnati da settimane ed ora oltre ai 10 milioni già previsti stiamo aggiungendo altri 15 milioni per riequilibrare gli stipendi e per chiudere una questione che andava avanti da oltre vent’anni. Non soltanto. Tutte le misure approvate in variazione aggiungono un passo verso la strada del ritorno ad una sanità più efficiente, più efficace e più vicina al cittadino. Cito l’esempio dei fondi per introdurre in via sperimentale la possibilità di fare i vaccini in farmacia, 65 mila euro per una misura che intende rendere capillare la campagna vaccinale in tutti i territori dell’isola raggiungendo anche le zone meno servite ed incentivando la prevenzione verso la quale la Sardegna è agli ultimi posti in Italia” – ha concluso Bartolazzi.

Elisabetta Caredda

11 novembre 2024
© Riproduzione riservata

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