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Nuovi ospedali della Sardegna. Ecco perché la delibera è stata annullata

di Elisabetta Caredda

Il neo assessore Bartolazzi a Quotidiano Sanità: “Tra le diverse criticità, rilevato che il costo complessivo degli studi di fattibilità va ben oltre i due miliardi di euro, a fronte del finanziamento previsto di euro 798.958.800 a valere sulle annualità 2027-2033. Inoltre, è necessaria una verifica sia della ‘vocazione’ di ciascuna struttura, che delle condizioni strutturali di tutti i nosocomi presenti nel territorio regionale’. DELIBERA DI ANNULLAMENTO

30 APR - L’annullamento da parte nuova Giunta regionale della delibera sulla presa d'atto degli studi di fattibilità presentati da ARES, ASL1 e AOU di Sassari per la realizzazione di nuovi presidi ospedalieri è motivato da criticità che non potevano essere sottovalutate. Ad illustrarle a Quotidiano Sanità è l’assessore alla Sanità, Armando Bartolazzi, accennando alle motivazioni che hanno portato a tale decisione.

“Risiede nei compiti dell'Organo politico – spiega l’assessore - l'attività di pianificazione e programmazione mirata a migliorare l'efficienza ed efficacia delle prestazioni sanitarie, incluse quelle ospedaliere, in virtù della valutazione che oggi deve poter essere espressione degli organi in carica di governo, insediatesi in seguito alla consultazione elettorale del 25 febbraio scorso, e quindi del programma che la Regione intende realizzare ed in conformità alle modalità con cui ritiene che tali obiettivi possano essere meglio perseguiti”.

“Ricordo – prosegue l’esponente di Giunta – che la delibera di febbraio scorso dà mandato agli uffici tecnici delle Asl interessate alla costruzione dei nuovi presidi e all'Aou di Sassari, con la collaborazione di Ares, per l'avvio delle attività conseguenti e necessarie all'attuazione del piano di investimenti per la realizzazione dei nuovi ospedali, definendo preliminarmente con i Comuni altresì interessati, dove necessario, la localizzazione delle strutture in aree di proprietà pubblica inserite all'interno dei rispettivi territori e, quindi, definendo internamente i necessari livelli di progettazione. A riguardo, l'avvio di queste attività esige, quale presupposto di base, una adeguata verifica della ‘vocazione’ di ciascun presidio ospedaliero, delle condizioni strutturali di tutti i nosocomi presenti nel territorio regionale e delle prestazioni erogate nelle diverse discipline, nonché il riscontro della coerenza degli interventi con quanto previsto nel documento n°16 relativo alla ‘Ridefinizione della rete ospedaliera della Regione Autonoma della Sardegna’, approvato il 25 ottobre 2017”.

“Oltre ciò – evidenzia Bartolazzi - la succitata deliberazione sugli studi di fattibilità per la costruzione dei nuovi presidi ospedalieri stabiliva, tra l’altro, che l'Ares procedesse all'analisi di sostenibilità tecnico-economica per il progetto di realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero nella città di Cagliari, pensato come l'“Ospedale della Città”, attraverso l’accorpamento in un unico plesso dell'offerta dei servizi ospedalieri attualmente erogati dall'ospedale San Michele dell'Arnas ‘G. Brotzu’ e dall'ospedale oncologico-Businco, finalizzato ad ottenere un livello sempre più elevato delle attività cliniche e dare risposte ai bisogni della popolazione in ambito oncologico, garantendo percorsi di assistenza differenziati e di eccellenza. Ma anche in questo caso, il richiamato documento n° 16 definisce ‘Ospedale di Cagliari’, e quindi l'ospedale cittadino, il P.O. Santissima Trinità e non l'Arnas ‘G. Brotzu’; pertanto gli investimenti programmati appaiono, oltre che privi a monte di una programmazione dei fabbisogni, non coerenti con il documento sulla ‘Ridefinizione della rete ospedaliera della Regione Autonoma della Sardegna’”.

“Altro punto da osservare della deliberazione di febbraio – evidenzia l’assessore – è quello delle risorse destinate alla copertura dei costi per la realizzazione dei nuovi presidi ospedalieri e che, si apprende, siano attualmente disponibili a valere sulle annualità 2027-2033 e quantificate in euro 798.958.800. E’ stato rilevato successivamente che il costo complessivo per la realizzazione degli investimenti che emerge dagli studi di fattibilità va ben oltre i due miliardi di euro, a fronte del finanziamento di euro 798.958.800 a valere sulle annualità 2027-2033. Ciò significa che le Aziende sanitarie dovrebbero provvedere con proprie risorse “all'avvio delle attività conseguenti e necessarie all'attuazione del piano di investimenti per la realizzazione dei nuovi presidi ospedalieri, preliminarmente definendo con i Comuni interessati, ove necessario, la localizzazione delle strutture in aree di proprietà pubblica inserite all'interno dei rispettivi territori e, quindi, definendo internamente i necessari livelli di progettazione". Gli oneri derivanti da tali livelli di progettazione sono quindi al momento totalmente privi di copertura finanziaria e pertanto le attività di avvio conseguenti e necessarie all'attuazione del piano di investimenti per la realizzazione dei nuovi ospedali costituisce un costo non sostenibile a carico delle aziende interessate perché rischia di depauperare il finanziamento indistinto della spesa sanitaria di parte corrente che per sua natura può essere destinato esclusivamente a garantire i livelli essenziali di assistenza”.

“Da qui la decisione di annullare la delibera – conclude Bartolazzi -, non potevamo sottovalutare le criticità connesse alla sua applicazione. Avremo modo di analizzare e valutare attentamente tutta la questione in armonia anche con la disciplina del documento che riguarda la ‘Ridefinizione della rete ospedaliera della Regione Autonoma della Sardegna’, e che non può essere disatteso”.

Elisabetta Caredda

30 aprile 2024
© Riproduzione riservata

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