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FVG. Addio lastre radiografiche. Ciriani: “Con la Pacs, l’innovazione parte da Pordenone”


L’assessore alla Salute ha parlato di un “cambiamento epocale”. Si tratta di un sistema collaudato per oltre 1 anno dall’Ao Santa Maria degli Angeli di (Pn), che manda in pensione le lastre radiografiche per passare a innovative forme di refertazione, conservazione e messa in rete degli esami effettuati.

06 NOV - "È un cambiamento epocale ad alto profilo di impatto sia per i flussi operativi interni ospedalieri sia per i percorsi di cura extra-ospedalieri e con qualche ricaduta anche a livello domestico non dovendo più conservare le pellicole radiografiche". Così si è espresso il vicepresidente della Regione e assessore alla Salute, Luca Ciriani, intervenendo oggi nell'Ospedale di Pordenone all'avvio ufficiale del Pacs, ovvero il sistema collaudato a livello regionale per oltre un anno dall'Azienda Ospedaliera Santa Maria degli Angeli di Pordenone, che manda in pensione le lastre radiografiche per passare a innovative forme di refertazione, conservazione e messa in rete degli esami effettuati.
 
“Abbiamo investito 8 milioni e mezzo in questo progetto – ha detto Ciriani - ma grazie a esso non solo vi sarà una riduzione di spesa ed eliminazione sia dell'esposizione a elementi nocivi per i dipendenti addetti allo sviluppo delle lastre sia dei rifiuti speciali da smaltire, ma soprattutto si aumenta la qualità del servizio ai cittadini".
 
Il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Santa Maria degli Angeli, Luciano Zanelli, ha quindi illustrato i contenuti del progetto Pacs. "Da oggi - ha spiegato - si cessa di stampare pellicole radiografiche per tutti i pazienti, sia per i ricoverati che per gli ambulatoriali esterni. Per i pazienti interni le immagini raggiungeranno i vari reparti e anche le sale operatorie tramite la rete telematica aziendale e lì saranno visualizzate direttamente sui Pc presenti nei reparti o su monitor di più ampie dimensioni (da 26 o 42 pollici) installati nelle sale operatorie. Al paziente ambulatoriale esterno - ha proseguito - sarà consegnato un Cd che conterrà l'insieme di immagini digitali prodotte, nonché la versione digitale del referto firmato digitalmente. In entrambi i casi, i referti e relative immagini saranno conservati a norma garantendo così un unico riferimento medico legale, consultabile attraverso gli strumenti predisposti e messi a disposizione da Insiel".
 
Ora il passo ulteriore sarà l'allargamento del nuovo sistema agli altri presidi sanitari del Friuli Venezia Giulia. L'obiettivo è la realizzazione di un sistema di archiviazione multidisciplinare e unico a livello regionale con queste caratteristiche: archiviazione a vari livelli delle immagini utilizzate a fini diagnostici unitamente ai relativi referti; possibilità di consultazione e visibilità su scala regionale nel pieno rispetto dei vincoli della privacy; conservazione a norma di referti e immagini con l'abbandono progressivo dei vecchi e polverosi archivi aziendali.
 
I risultati attesi sotto un profilo clinico sono rappresentati dalla possibilità di disporre di un sistema regionale integrato e ad alta efficienza, in grado di garantire al processo diagnostico risposte tempestive, affidabili, sicure e complete di un significativo contributo informativo nelle diverse situazioni di operatività clinica.
 

06 novembre 2012
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