Riordino cure. Fimp Sicilia: “Sia incentrato su nuovi bisogni di salute”
Un sistema “realmente incentrato sul paziente, per garantire un'assistenza più completa ed efficace”, che segua il modello già avviato in Sicilia. Su questo presupposto, secondo i pediatri isolani, si dovrebbe basare la riforma di riordino delle cure primarie pediatriche targata Ministro Balduzzi.
21 LUG - “Un sistema realmente incentrato sul paziente, per garantire un'assistenza più completa ed efficace”. Secondo la Fimp Sicilia, si dovrebbe basare su questo presupposto la riforma di riordino delle cure primarie pediatriche. Il modello siciliano è stato ritenuto dai pediatri, sotto diversi profili, “all’avanguardia” proprio per questa filosofia di fondo che lo ha ispirato.
È sulla base di questo principio che, per la Federazione siciliana dei medici pediatri, si potranno affrontare in maniera concreta ed efficace i problemi e i nuovi bisogni di salute della popolazione pediatrica del terzo millennio, permettendo un deciso rafforzamento delle cure primarie e dei servizi territoriali pediatrici a fronte di quelli ospedalieri, “molto più dispendiosi e, soprattutto, fonte di disagio e stress per il bambino”.
"Stiamo realizzando i primi servizi che ci condurranno verso la piena attuazione del nuovo modello di assistenza – ha spiegato in una nota
Adolfo Porto, Segretario regionale Fimp Sicilia - che permetterà, al Servizio sanitario regionale, di farsi carico in modo efficace ed efficiente della continuità delle cure e quindi della certezza dell'assistenza in ambito pediatrico, permettendo al territorio di esercitare anche una maggiore funzione di filtro, evitando da un lato che i bambini facciano inutili viaggi ai pronto soccorso e ai reparti ospedalieri di Pediatria e dall'altro lasciando la specificità dell'ospedale alle patologie acute gravi e agli interventi diagnostico-terapeutici del cosiddetto terzo livello".
Il nuovo Accordo integrativo regionale della Pediatria di famiglia siciliana è stato ritenuto da Porto “lo strumento normativo più evoluto e più rispondente a quanto sin qui rappresentato, frutto di una rivoluzione culturale e metodologica che ha voluto e saputo coniugare i bisogni della popolazione pediatrica, le criticità del sistema e le esigue risorse economiche”.
"Oltre a garantire una copertura assistenziale quanto più ampia possibile – ha aggiunto il segretario regionale Fimp – i Punti di primo intervento pediatrico (Ppi-P) rappresentano la risposta concreta di primo livello di assistenza, occupandosi in particolare della gestione dei 'codici bianchi' territoriali ma anche delle prestazioni 'non differibili'. Il progetto sperimentale, prevede la graduale attivazione di un Ppi pediatrico per distretto, per un totale di 62 punti – ha proseguito - la cui allocazione viene definita dalle aziende sanitarie in relazione alle proprie strategie organizzative e preferibilmente nei Pta e/o nelle strutture distrettuali".
"La partecipazione a tale sperimentazione sarà facoltativa da parte dai pediatri di libera scelta, ma al fine di garantire un inserimento lavorativo agli specialisti non convenzionati con il Ssr, è prevista per tali pediatri la riserva del 50% delle ore disponibili per il servizio – ha concluso Porto - per l'attivazione dei Ppi-P, sono già stati promulgati i relativi bandi, attraverso specifiche delibere aziendali, nelle AA.SS.PP di Messina, Siracusa ed Enna".
21 luglio 2012
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