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Terremoto in Emilia. Il punto della situazione e la programmazione al 22 luglio


È uscito il consueto bollettino settimanale che fa il punto sulla situazione assistenziale e sulla programmazione degli interventi per la settimana in corso. In tutti i territori sono stati prodotti e distribiti opuscoli informativi su servizi e interventi adottati dopo il sisma.

17 LUG - È uscito il bollettino settimanale sulla situazione dell'assistenza nelle zone colpite dal terremoto dello scorso maggio/giugno. È stata fissata la programmazione degli interventi per la settimana in corso e sono stati prodotti e distribuiti degli opuscoli informativi sui servizi e sugli interventi adottati per la popolazione e le aree colpite dal terremoto. Ecco tutte le pubblicazioni.

La situazione assistenziale nelle aree terremotate:

Provincia di Modena
Il territorio colpito dal sisma comprende un’area di 967 chilometri quadrati, pari al 36% dell’intero territorio provinciale, al cui interno vivono oltre 227 mila persone. L’area, dal punto di vista socio-sanitario, è divisa in 3 Distretti: Carpi (104 mila residenti – comuni di Carpi, Campogalliano, Novi, Soliera), Mirandola (87 mila – comuni di Camposanto, Cavezzo, Concordia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice, San Possidonio, San Prospero) e Castelfranco Emilia (74 mila persone – comuni di Bastiglia, Bomporto, Castelfranco Emilia, Nonantola, Ravarino, San Cesario). Da evidenziare che non vi sono segnalazioni di danni alle strutture sanitarie del Distretto di Castelfranco Emilia.

Assistenza alla popolazione
Le strutture di accoglienza (al coperto e presso campi) attive per i cittadini impossibilitati a rientrare presso la propria abitazione sono attualmente, nella provincia di Modena, 33 (26 campi, 7 strutture al coperto). Assieme ad altre soluzioni abitative ed alberghi garantiscono ospitalità a 8.194 cittadini. I punti di accoglienza sono così distribuiti:
•    Distretto di Mirandola: 3 strutture al coperto (146 ospiti) e 22 campi (5.578 ospiti)
•    Distretto di Carpi: 3 strutture al coperto (75 ospiti) e 3 campi (774 ospiti)
•    Distretto di Castelfranco Emilia: 1 struttura al coperto (11 ospiti) ed 1 campo (120 ospiti)

Per l'informazione alla popolazione
Per fornire informazioni alla popolazione sui servizi sanitari l’Azienda Usl ha attivato sia punti informativi a Carpi, Mirandola, San Felice, Massa Finalese e Finale Emilia che un numero telefonico dedicato.

Per le ondate di caldo
Per gestire l’ondata di calore,le Aziende Usl hanno attivato un monitoraggio quotidiano delle condizioni di salute della popolazione ed in particolar modo della popolazione a rischio nei campi (bambini di età inferiore ai 6 anni: 411 e anziani di età superiore ai 75 anni: 627) per individuare, in caso di criticità, eventuali soluzioni abitative alternative. Inoltre:
•    tutti i campi di accoglienza sono stati dotati di sistemi di climatizzazione e di teli ombreggianti
•    il Servizio di Sanità Pubblica regionale ha inviato al DIComaC (Direzione di comando e controllo corpo vigili del fuoco, struttura decisionale regionale di supporto) e ai territori colpiti dal sisma indicazioni specifiche per contrastare gli effetti dell’ondata di calore
•    il servizio 118 ha attivato un collegamento costante con il coordinamento regionale degli interventi sanitari per la segnalazione di eventuali criticità legate all’ondata di calore: nel periodo 29 giugno-13 luglio è stata segnalata una sola chiamata al 118 riconducibile al calore dal campo Filippo Turati di San Possidonio; alla chiamata non è seguito ricovero.

Provincia di Ferrara
Il territorio colpito dal sisma comprende un’area di 413 chilometri quadrati, pari al 16% dell’intero territorio provinciale, al cui interno vivono circa 79 mila persone. L’area, dal punto di vista sanitario, copre l’intero Distretto Ovest (79 mila residenti – comuni di Bondeno, Cento, Sant'Agostino, Mirabello, Poggio Renatico, Vigarano Mainarda).

Assistenza alla popolazione
Le strutture di accoglienza (al coperto e presso campi) attive per i cittadini impossibilitati a rientrare presso la propria abitazione sono attualmente, nella provincia di Ferrara, 4 (2 campi, 2 strutture coperte). Assieme ad altre soluzioni abitative ed alberghi garantiscono ospitalità a 1.183 cittadini. I punti di accoglienza sono così distribuiti:
•    Distretto Ovest: 1 struttura al coperto (27 ospiti) e 2 campi (561 ospiti)
•    Distretto Centro: 1 struttura al coperto (129 ospiti)
Per gestire l’ondata di calore,le Aziende Usl hanno attivato un monitoraggio quotidiano delle condizioni di salute della popolazione ed in particolar modo della popolazione a rischio nei campi (172 bambini di età inferiore ai 6 anni e 112 anziani di età superiore ai 75 anni) per individuare, in caso di criticità, eventuali soluzioni abitative alternative. Inoltre:
•    tutti i campi di accoglienza sono stati dotati di sistemi di climatizzazione e di teli ombreggianti
•    il Servizio di Sanità Pubblica regionale ha inviato al DIComaC(Direzione di comando e controllo corpo vigili del fuoco, struttura decisionale regionale di supporto) e ai territori colpiti dal sisma indicazioni specifiche per contrastare gli effetti dell’ondata di calore
•    il servizio 118 ha attivato un collegamento costante con il coordinamento regionale degli interventi sanitari per la segnalazione di eventuali criticità legate all’ondata di calore: nel periodo 29 giugno-13 luglio non sono giunte al 118 chiamate riconducibili al calore

Provincia di Reggio Emilia
Il territorio colpito dal sisma comprende un’area di 458 chilometri quadrati, pari al 20% dell’intero territorio provinciale, al cui interno vivono oltre 121 mila persone. L’area, dal punto di vista sanitario, è divisa in 2 Distretti: Guastalla (65 mila residenti – comuni di Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla,Luzzara, Novellara, Poviglio, Reggiolo) e Correggio (56 mila – comuni di Campagnola, Correggio, Fabbrico, Rio Saliceto, Rolo, San Martino In Rio). Non si segnalano danni alle strutture sanitarie se non alla sede del Distretto di Guastalla e servizi territoriali di proprietà peraltro del Comune e nel Centro polivalente  32 di Reggiolo sempre di proprietà del Comune.

Assistenza alla popolazione
Le strutture di accoglienza (al coperto e presso campi) attive per i cittadini impossibilitati a rientrare presso la propria abitazione sono attualmente, nella provincia di Reggio Emilia, 4 (2 campi, 2 strutture coperte). Assieme ad altre soluzioni abitative ed alberghi garantiscono ospitalità a 342 cittadini. I punti di accoglienza sono così distribuiti:
•    Distretto di Guastalla: 1 struttura al coperto (3 ospiti) e 1 campo (254 ospiti)
•    Distretto di Correggio: 1 campo (26 ospiti)
•    Distretto Reggio Emilia: 1 struttura al coperto (15 ospiti)

Per le ondate di caldo
Per gestire l’ondata di calore,le Aziende Usl hanno attivato un monitoraggio quotidiano delle condizioni di salute della popolazione ed in particolar modo della popolazione a rischio nei campi (172 bambini di età inferiore ai 6 anni e 112 anziani di età superiore ai 75 anni) per individuare, in caso di criticità, eventuali soluzioni abitative alternative. Inoltre:
•    tutti i campi di accoglienza sono stati dotati di sistemi di climatizzazione e di teli ombreggianti
•    il Servizio di Sanità Pubblica regionale ha inviato al DIComaC (Direzione di comando e controllo corpo vigili del fuoco, struttura decisionale regionale di supporto) e ai territori colpiti dal sisma indicazioni specifiche per contrastare gli effetti dell’ondata di calore
•    il servizio 118 ha attivato un collegamento costante con il coordinamento regionale degli interventi sanitari per la segnalazione di eventuali criticità legate all’ondata di calore: nel periodo 29 giugno-13 luglio non sono giunte al 118 chiamate riconducibili al calore

Provincia di Bologna
Il territorio colpito dal sisma comprende un’area di 930 chilometri quadrati, pari al 25% dell’intero territorio provinciale, al cui interno vivono oltre 207 mila persone. L’area, dal punto di vista sanitario, è divisa in 2 Distretti: Pianura Est (125 mila residenti – comuni di Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Castelmaggiore, Castenaso, Galliera, Granarolo Emilia, Malalbergo, Pieve di Cento, S.Giorgio di Piano, S.Pietro in Casale) e Pianura Ovest (82 mila – comuni di Anzola, Calderara, Crevalcore, Sala Bolognese, Sant'Agata Bolognese, San Giovanni in Persiceto).

Assistenza alla popolazione
Attualmente, nella provincia di Bologna, è attivo un campo per i cittadini impossibilitati a rientrare presso la propria abitazione. Assieme ad altre soluzioni abitative ed alberghi garantisce ospitalità a 341 cittadini. Il campo è nel Distretto Pianura Ovest e ospita 157 persone.

Per ondate di caldo
Per gestire l’ondata di calore,le Aziende Usl (Bologna e Imola) hanno attivato un monitoraggio quotidiano delle condizioni di salute della popolazione ed in particolar modo della popolazione a rischio nei campi (172 bambini di età inferiore ai 6 anni e 112 anziani di età superiore ai 75 anni) per individuare, in caso di criticità, eventuali soluzioni abitative alternative. Inoltre:
•    tutti i campi di accoglienza sono stati dotati di sistemi di climatizzazione e di teli ombreggianti
•    il Servizio di Sanità Pubblica regionale ha inviato al DIComaC(Direzione di comando e controllo corpo vigili del fuoco, struttura decisionale regionale di supporto) e ai territori colpiti dal sisma indicazioni specifiche per contrastare gli effetti dell’ondata di calore
•    il servizio 118 ha attivato un collegamento costante con il coordinamento regionale degli interventi sanitari per la segnalazione di eventuali criticità legate all’ondata di calore: nel periodo 29 giugno-13 luglio non sono giunte al 118 chiamate riconducibili al calore
 

17 luglio 2012
© Riproduzione riservata

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