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Osp. Israelitico: “Rammarico per atteggiamento sindacati. Noi in campo contro il Covid, loro minano lo sforzo dei sanitari”


17 APR - L’Ospedale Israelitico di Roma apprende con “rammarico le dichiarazioni rilasciate dai sindacati in merito alle domanda di accesso al Fondo di Integrazione Salariale”.
 
“Il comportamento incosciente dei sindacati - dichiara Giovanni Naccarato, direttore generale dell’Ospedale Israelitico - palesa un chiaro disinteresse nei confronti della crisi che stiamo affrontando. L’Ospedale Israelitico, come noto, è diventato presidio Covid-19 e il suo personale sta lavorando con professionalità e coraggio nell’interesse dei cittadini. Con dichiarazioni offensive, strumentali e fuorvianti i sindacati rischiano così di minare l’impegno di chi si è messo fin dal primo istante a disposizione del Sistema Sanitario Regionale in questa fase emergenziale”.
 
“L’Ospedale Israelitico di Roma – prosegue la nota -  è composto da quattro hub. Due di questi svolgono attività esclusivamente privata e in coerenza con le disposizioni normative emanate sono stati sospesi tutti i servizi (Isola Tiberina e Via Veronese 53). Dei due presidi accreditati con il SSN è rimasto operativo solo quello in Via Fulda 14, in quanto il presidio di Via Veronese 59 è accreditato per le sole prestazioni ambulatoriali attualmente sospese in conformità con le normative. Sul presidio rimasto operativo, sito in Via Fulda 14, opera tutto il personale medico ed infermieristico che, in possesso delle adeguate competenze professionali e animato da un grandissimo senso civico, può essere utilmente impiegato in questa attività nel rispetto delle imprescindibili condizioni di sicurezza”.
 
“L’iniziativa – precisa l’ospedale -  di ricorrere al Fondo di Integrazione Salariale per i dipendenti operanti sul presidio di Via Fulda 14, come esaurientemente esplicitato alle OO.SS., è orientata alle sole categorie di personale la cui attività è oggettivamente preclusa o enormemente limitata. Nello specifico, il ricorso al Fondo è stato attivato per complessive 53 unità: 33 amministrativi, 5 assistenti alla poltrona, 5 tecnici di riabilitazione, 1 operatore socio-sanitario e 9 infermieri addetti alla sola attività ambulatoriale e pertanto non idonei a operare nel presidio di via Fulda 14”.
 
“E’ bene precisare - continua Naccarato - che per tutti i dipendenti sono state trovate soluzioni su misura e con grande senso di responsabilità abbiamo utilizzato gli strumenti a disposizione al fine di salvaguardare i livelli di occupazione. Come già comunicato alle OO.SS. nel corso dell’esame congiunto, qualora le Istituzioni dovessero determinare un quadro definitivo degli aiuti a cui potranno accedere le strutture sanitarie accreditate, l’Ospedale rimane disponibile a riconsiderare l’utilizzo del Fondo a fronte della piena fruizione di tali strumenti. Infine non possiamo non sottolineare che tutte le parti sociali conoscono nel dettaglio l’impegno della struttura volto alla tutela dei posti di lavoro, anche in una fase di gestione straordinaria quale quella attuale”, conclude il direttore generale dell’Ospedale Israelitico.

17 aprile 2020
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