Care Puglia per le cronicità. Snami: “Serve un Coordinatore del progetto
Il sindacato chiede l’intervento del Comitato permanente regionale per il recepimento del progetto nell’Accordo integrativo regionale. In questo ambito, secondo lo Snami, va istituita la figudare l Coordinatore del Puglia Chronic Care, da individuare tra i medici delle cure primarie. In merito al quale, secondo il sindacato, vanno comunque chiariti i dettagli sul coinvolgimento dei medici e il corrispettivo economico spettante.
19 DIC - “Le prerogative del Comitato permanente regionale (Cpr) sono regolamentate dall’art. 24 dell’ACN il quale sancisce, come principio essenziale e prioritario, quello della contrattazione regionale che deve portare alla definizione dell’Accordo integrativo regionale ( AIR). Pertanto anche il Care Puglia deve essere inserito nell’AIR che deve considerarsi ìaperto’ sia in ossequio all’ACN 2018 sia in relazione all’entrata in vigore della delibera regionale ( n. 1935 del 30.10.2018) che rende esecutivo il Puglia Care”.
Lo chiede lo Snami, evidenziando come “la Puglia non ha mai rinnovato l’AIR dal momento della sua istituzione, ma ha sempre aggiunto, di volta in volta, norme senza una ‘cornice’ istituzionalmente rinnovata ed associata alle indicazioni dell’ACN che ne determina i contenuti e le fasi. Ciò ha anche penalizzato soprattutto lo Snami che non si è visto riconoscere il proprio potere contrattuale intorno ai Tavoli di concertazione”.
Per il sindacato, il “Puglia Care”, per la sua complessità e per la sua ricaduta sulla popolazione assistibile, “non può avere limiti di arruolamento del personale medico ed ausiliario. In prima istanza le risorse disponibili dichiarate dalla Regione, devono andare ad esaurimento e devono ristorare in tutto e per tutto gli oneri a carico del medico ovvero gli specifici impegni organizzativi e professionali. Naturalmente al medico deve essere riconosciuto, in termini economici, il surplus di lavoro effettuato che deve essere parametrato secondo i criteri costituzionali (art. 36 : qualità e quantità dell’impegno lavorativo). Tale riconoscimento economico, in fase di calcolo, deve essere depurato da ogni tassazione al fine di consentire un guadagno netto utile alla quotidianità propria e della propria famiglia: è quanto previsto dal suddetto art. 36 della Costituzione ed è quanto è necessario per scongiurare ogni speculazione negoziale”.
Per lo Snami, l’organizzazione del “Puglia Care”, a livello aziendale e distrettuale, deve essere coordinata da un medico delle Cure Primarie “per una serie di motivi che sono facilmente intuibili”. Per questo lo Snami ritiene “indispensabile l’istituzione del Coordinatore distrettuale ed aziendale del ‘Puglia Chronic Care individuato tra i medici con maggiore esperienza, carico assistenziale ed anzianità di servizio nell’ambito delle attività di cui all’ACN. In separata sede sarà redatto un regolamento, da inserire nell’AIR, che individui mansioni e responsabilità di detto Coordinatore”.
Al CPR, infine, lo Snami chiede di “verificare periodicamente l’applicazione delle norme che regolamentano il Care Puglia: sia quelle di tipo organizzativo sia quelle di tipo economico. Pertanto è necessario che ogni quadrimestre esso si riunisca in specifica commissione tecnica con lo scopo di analizzare eventuali criticità e/o incomplete applicazioni delle norme e/o l’esistenza di medici che hanno maturato gli specifici requisiti la cui esistenza e riscontro possono non dipendere dalla propria volontà, ma da ritardi aziendali”.
19 dicembre 2018
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