Ilva. Regione Puglia impugna il Dpcm che modifica il Piano Ambientale
Per il presidente della Regione, Michele Emiliano, “il Decreto è illegittimo: concede di fatto una ulteriore inaccettabile proroga al termine di realizzazione degli interventi ambientali di cui alle prescrizioni AIA già da tempo scadute e sinora rimaste inottemperate”. Governo contestato per avere “totalmente ignorato le osservazioni della Regione Puglia senza alcuna giustificazione”.
29 NOV - La Regione Puglia ha impugnato il Dpcm del 29.9.2017 che ha modificato il Piano Ambientale dell’Ilva di Taranto. Lo comunica il presidente della Regione Puglia
Michele Emiliano in una nota.
Per Emiliano “il Decreto è illegittimo: concede di fatto una ulteriore inaccettabile proroga al termine di realizzazione degli interventi ambientali di cui alle prescrizioni AIA già da tempo scadute e sinora rimaste inottemperate. Il Decreto consente all’Ilva di proseguire sino al 23/8/2023 l’attività siderurgica nelle stesse condizioni illegittime e non più ambientalmente sostenibili addirittura precedenti alla prima AIA nonchè alle BAT (best available techniques) per la produzione di ferro e acciaio pubblicate nel 2012”.
Nella nota si evidenzia, inoltre, come il Governo abbia “totalmente ignorato le osservazioni della Regione Puglia formalmente presentate nell’ambito del procedimento concluso con il Dpcm impugnato, senza alcuna giustificazione, agendo in violazione dei più elementari principi di pubblicità, trasparenza e imparzialità e in spregio al dovere di leale collaborazione istituzionale che dovrebbe ispirare il comportamento della Pubblica Amministrazione”.
29 novembre 2017
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