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I medici pugliesi: “Vogliamo avere più voce nelle scelte di politica sanitaria della Regione”


Le sigle sindacali di categoria, che scenderanno in piazza venerdì 10 novembre, manifestano il disagio “di una professione messa ai margini all’interno di un sistema sanitario in crisi e costretta a lavorare in condizioni non dignitose e di scarsa sicurezza, che non consentono più di tutelare la salute dei cittadini”. I medici invitano il Presidente Emiliano a sostenere un cambiamento della posizione della Puglia all’interno della Conferenza Stato Regioni.

08 NOV - “I medici abbiano voce nelle scelte di politica sanitaria della Regione”. È quanto hanno chiesto oggi in conferenza stampa le sigle sindacali rappresentative della grande maggioranza dei medici pugliesi, che hanno spiegato le motivazioni della protesta del 10 novembre prossimo.
 
Venerdì i medici scenderanno in piazza, alle ore 13, con un corteo che andrà dalla rotonda del Policlinico alla sede della Regione Puglia in via Capruzzi per concludersi in un’assemblea presso l’Hotel Excelsior a cui parteciperanno, oltre ai referenti regionali, anche i segretari nazionali dei principali sindacati di categoria. cittadini.
 
Al centro della vertenza, una serie di temi su cui i sindacati insistono da tempo e che negli anni non hanno ricevuto risposte dall’amministrazione. “La Regione - hanno detto i rappresentanti di categoria - per contro ha assunto in modo autoreferenziale decisioni in materia sanitaria che hanno spesso aggravato le condizioni di lavoro dei medici e di fatto precludono la possibilità di efficace presa in carico del paziente e di tutela del diritto alla salute dei cittadini. Il tutto in un contesto di complessivo e perdurante definanziamento del sistema sanitario, che ha contratto le risorse e aumentato le criticità. Questa contrazione ha portato ad una riduzione dei servizi offerti ai cittadini, con un riverbero negativo sui Lea e la crescita del numero dei cittadini che rinunciano a curarsi per motivi economici o che pagano di tasca propria le prestazioni sanitarie”.
 
A questo proposito, i medici invitano il Presidente Emiliano a sostenere un cambiamento della posizione della Puglia all’interno della Conferenza Stato Regioni affinché vengano rivisti i meccanismi di finanziamento e i tetti di spesa.
 
“Le croniche carenze di personale e l’iperburocratizzazione, unite a carenze organizzative e strutturali, a partire dall’uso di strumenti informatici obsoleti - hano concluso i sindacati - privano i medici del tempo clinico da dedicare al paziente, oltre che della dignità e serenità di esercizio della professione. Una dignità che è stata scientemente negata ai medici negli ultimi anni, con una serie di provvedimenti di natura ragionieristica che, in nome di obiettivi condivisibili, li hanno privati dell’autonomia”.
 
 
La mobilitazione di venerdì prossimo intende manifestare il disagio di un’intera categoria e sollecitare il governo regionale a costituire con i medici dei tavoli di discussione, per definire provvedimenti che diano finalmente risposte condivise e sostenibili alla crisi della Sanità regionale.
 
I sindacati hanno manifestato riconoscenza per l’attenzione mostrata dalla politica verso i temi sollevati dai medici, ma hanno ribadito il carattere indipendente della mobilitazione, che vuole essere un momento di espressione del malessere di un’intera categoria.
Ringraziamento è stato espresso a Pino Romano, Presidente della III Commissione consiliare permanente, per la convocazione dell’intersindacale all’audizione sullo stato di salute del sistema sanitario regionale, per il prossimo 23 novembre, che potrà rappresentare un primo momento di confronto sulle criticità sollevate dai medici.
 
Programma mobilitazione di Venerdì 10 novembre 2017
ore 13.00: adunanza presso la Rotonda del Policlinico, Bari e corteo lungo viale Salandra fino alla sede della Regione Puglia in via Capruzzi.
ore 14.30-17.00: Assemblea sindacati e cittadini presso l’Hotel Excelsior (via Giulio Petroni, Bari).
 
Erano presenti in conferenza stampa i referenti regionali delle sigle sindacali che hanno aderito alla protesta, rappresentativi di tutte le categorie (medici di famiglia, ospedalieri pubblici e privati, medici del territorio, specialisti convenzionati e accreditati): AAROI - Antonio Amendola, ANAAO - Cosimo Lodeserto, BRANCHE A VISITA E ACCREDITATI (SBV) - Roberto Panni, CIMO - Arturo Oliva, CIMOP – Fausto Campanozzi, CISL MEDICI - Vincenzo Piccialli, FASSID - Vincenzo De Ruvo, FESMED – Franco Angelastri, FIMMG – Filippo Anelli, SMI – Paolo Buonamico, SUMAI - Francesco Losurdo , UIL MEDICI - Sabino Pesce, USSMO – Franco Lavalle, INTESA – Giuseppe Varcaccio.
 

08 novembre 2017
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