Nuovo ospedale Monopoli-Fasano, Amati (Pd) scrive a Governo: “Evitare ritardi”
A preoccupare il consigliere l’entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti che “ha innovato sul punto delle modalità di gara e del livello di progettazione necessario per il suo espletamento, senza prevedere disposizioni transitorie idonee a preservare il procedimento avviato sotto la vigenza del vecchio Codice degli appalti”.
28 LUG - “Sul nuovo ospedale Monopoli-Fasano non possiamo permetterci nemmeno il rischio di ritardare. Per questo ho inviato una richiesta di intervento al Presidente Renzi e ai ministri Delrio e Lorenzin per evitare ritardi nel cronoprogramma a causa dell’entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti che allungherebbe i tempi di realizzazione”. Ad annunciarlo, in una nota, il consigliere regionale Fabiano Amati (Pd) che nella giornata di ieri ha inviato una richiesta urgente di intervento al Presidente del Consiglio
Matteo Renzi, al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti
Graziano Delrio, al Ministro della Salute
Beatrice Lorenzin e per conoscenza al Presidente della Regione Puglia
Michele Emiliano e all’Assessore regionale alle Infrastrutture
Giovanni Giannini.
“Con l’entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti – spiega il consigliere - il cronoprogramma rischia di non essere rispettato, per via del vincolo d’assunzione di obbligazioni giuridicamente vincolanti entro la fine del 2016. Tale vincolo rischia di non essere rispettato, perché il nuovo Codice degli appalti ha innovato sul punto delle modalità di gara e del livello di progettazione necessario per il suo espletamento, senza prevedere disposizioni transitorie idonee a preservare il procedimento avviato sotto la vigenza del vecchio Codice degli appalti”.
Al Presidente Renzi e ai ministri Delrio e Lorenzin il consigliere Amati chiede in particolare “di assumere ogni iniziativa utile proponendo due strade alternative: a) ricorso alla decretazione d’urgenza per consentire la possibilità di aggiudicare la gara per la realizzazione dei lavori entro il 31.12.2016; b) promozione di un’iniziativa legislativa finalizzata a prorogare il termine del 31.12.2016 previsto per l’aggiudicazione dei lavori. È chiaro – conclude Amati - che tra le due soluzioni preferirei di gran lunga la prima, perché risolverebbe il problema giuridico insorto senza dilazionare il termine del 31.12.2016 per aggiudicare i lavori”.
28 luglio 2016
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